Essendo partito dall'Italia a ventiquattro anni, e non avendo mai lavorato nella terra natia (cavolo, lo strategia di questo blog di sostituire apostrofi per accenti non funziona in questo caso), non ho avuto molta occasione di sperimentare il Lei in ambito professionale.
Certo, ho sempre dato del Lei a mezzo mondo, pero' raramente mi e' capitato che lo si usasse nei miei confronti (ora che ci penso bene, forse al ristorante) e francamente, vivendo in California, dove l'informalita' regna sovrana (pure troppo, per alcuni miei gusti) non m'importa.
Mi spiazza sempre invece quando ricevo e-mail da studenti universitari italiani che sono interessati a studiare negli USA, perche' usano tutte le formalita' del caso: "Gentile X, Le scrivo per ... ". Ovviamente da parte loro e' naturalissimo---lo facevo anch'io nella mia vita precedente, ma non ci ho mai fatto l'abitudine, e a questo punto credo che non ce la faro' piu' (almeno fino alla vecchiaia...).
Tuesday, April 14, 2009
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6 comments:
E' la stessa cosa anche per me, pur avendo lavorato per qualche anno prima di trasferirmi qui.
Ora che sto insegnando l'italiano, trovo cosi' "strano" l'uso del "Lei", doverlo spiegare ai mieie studenti... le formalita' sono cosi' pedanti...
io devo spiegare invece l'uso ampio di You agli italiani, e chiedere di posporre un Sir o Madame dopo il pronome, perchè altrimenti l'inglese suona un po' eccessivamente cordiale....
E pensare che durante il fascismo si usava il Voi (più mascolino, contro il Lei femmina!)cosa che ogni tanto appare nei mini dialoghi della settimana enigmistica!
io anni fa ho avuto l'esperienza opposta. di tornare in italia ad usare i lei dopo essermi abituata al you inglese o al tu indiscriminato delle societa' italiane anglosassoni. un trauma, un trauma, un trauma, mi correggono ancora.
eh eh io lavoro in un settore gggiovane e ci si da tutti del tu sia qui che in Italia. Il lei in ufficio lo utilizzavo solo con i giapponesi e lì era ben complicato perche' non cambia solo la persona ma anche come si coniugano i verbi. Cmq x tornare al tema chiave...quegli studenti sono degli gnoccolotti! E' evidente che le probabilita' di successo dei loro accorati appelli aumenterebbero esponenzialmente se ti dessero del tuo e ti scrivessero direttamente qui sul blog :)
moky: l'altro giorno ho dovuto spiegare a Angeline che l' "imperativo formale" altro non e' che la terza personsa del congiuntivoi... argh!
fabio: beh anche il fatto che le lettere si cominciano sempre con "Dear X" e' un po' bizarro... comunque secondo me il "voi" viene usato ancora, specie al sud.
anja: durante la mia job talk a Barnard College (che e' un'universita' formalmente distinta, ma sostanzialmente connessa alla Columbia University) ho parlato con un professore Italiano, e non sapevo quale generalizzazione usare, se il lei per rivolgermi al prof. italiano o il tu in quanto mi stavo rivolgendo a un prof. impiegato negli usa :)
palbi: esattamente.
necessita di verificare:)
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