Saturday, May 23, 2009

Principianti...

... del disordine.

Ho visto le vostre scrivanie. E, mi spiace dirvelo, ma quanto a casino non potete competere.

L'ufficio e' l'unica parte del nostro appartamento non soggetta ad alcuna regola (il principio e' che dev'essere l'ambiente in cui l'unico criterio e' l'efficienza lavorativa).


Glamour Week

La settimana passata e' stata pazzesca. Piano piano arriveranno anche le foto (e la foto della scrivania!), ma eccone un brevissimo riassunto.
- Sabato 16: c'e' stata la "graduation" del dipartimento di filosofia. Questa e' la cerimonia un po' in stile Harry Potter in cui vengono celebrati gli studenti che finiscono il PhD. Io ancora non ho finito (mi manca un mese di lavoro alla tesi), ma ho comunque partecipato alla sfilata (mi sentivo un po' fraudolento, a celebrare a un mese dalla fine, ma, come sapete, gli Americani sono molto pragmatici).

Per l'occasione i miei genitori e mio fratello sono venuti quaggiu' ed ecco il grande shot di famiglia.
Non fatemi congratulazioni, ancora non ho consegnato la tesi.

- Da Lunedi' a Giovedi' l'intera famiglia si e' recata a New York, e qua ci si e' scatenati.
I tre Cariani a Brooklyn Heights

Mio fratello ed io abbiamo anche girato molto con il mio amico Stefano, che ci ha portato in tutta una serie di rooftop bars in una Manhattan praticamente gia' pronta per l'estate. Forse il mio preferito e' stato il 230 Fifth Avenue (Qui e' la recensione del New York Times con una foto che vi da' l'idea della vista).

- Ieri sera sono tornato ad Oakland, giusto in tempo per assistere con Angeline al concerto dei TV on the Radio.

Concerto abbastanza bello, ma ancora piu' eccitante e' stato andare finalmente al Fox Theater di Oakland. Anni di restauro hanno dato i suoi frutti: il Fox Theater di Oakland e' uno dei locali per musica rock piu' caratteristici in cui abbia messo piede. Seguono alcune foto che ho fatto dell'interno del locale: purtroppo la macchina era di quelle un po' scarse e al buio ha fatto un po' fatica.
La zona palco: notate la statua in stile "Indiana Jones e il Tempio Maledetto"

Decorazioni Laterali

E l'iperattivita' non e' ancora arrivata alla conclusione, perche' Martedi' si va a vedere Benigni che legge Dante a San Francisco!

Tuesday, May 12, 2009

Porte

Recentemente sono tornato sull'argomento differenze fra USA e Italia. Una delle mie preferite mi e' stata indicata qualche mese fa da mia mamma. E da allora mi sono chiesto quale sia la spiegazione.

A Roma, abbiamo una porta di casa massiccia, blindata e con tre serrature. Abitiamo in un villino, ma le persone che conosco che abitano in appartamento hanno porte identiche---se non addirittura piu' pesanti (eccezione: chi abita in palazzi storici e non ha rifatto le porte: le porte sono ugualmente massicce, ma non ugualmente blindate).

Al confronto, la porta del nostro appartamento a Oakland (che pure e' grazioso e ben tenuto) pare di cartapesta. La si puo' buttare giu' con un paio di pugni ben assestati. E' di legno, molto piu' leggera delle porte blindate da "citta' italiana" e sebbene abbia due serrature, quella "al centro" si puo' scassinare facilmente con una carta di credito.

Non so quale sia la spiegazione. Evidentemente, il tasso di furto in appartamento nelle citta' americane deve essere piu' basso che non in Italia (altrimenti sarebbe economicamente vantaggioso proteggersi). Ma cosa spiega quest'altro fatto?

Alcune idee:
- le citta' americane non si svuotano ad Agosto (che almeno a Roma e' il momento in cui i furti negli appartamenti sono concentrati).
- gli appartamenti di solito sono in affitto a ventenni relativamente squattrinati oppure hanno il portiere 24 ore (che risolve il problema furti in un modo indiretto).
- in ogni caso, se fossi un ladro, cercherei di rapinare una casa unifamiliare, piuttosto che un appartamento. Le case unifamiliari, specie nei sobborghi, sono super-esposte, spesso con finestre ad altezza busto.

Altre congetture?

Wednesday, May 06, 2009

Carriole di libri

Tramite Angeline, ho ricevuto questa e-mail, involontariamente divertente, inviata dal bibliotecario generale di UC Berkeley. Parla delle nuove politiche della biblioteca circa il prestito dei libri:

There will be a limit of 300 books that you can check out at any one
time. (No limit on the cumulative number during the year.) Across
campus, we have nine faculty colleagues above this level; 35 grad
students are above their limit of 200 books. I am writing to them
individually this week.


(il succo: in futuro, ci sara' un limite per il prestito di 300 libri alla volta. 9 professori sono attualmente al di sopra, e 35 graduate students hanno piu' di 200 libri, il (nuovo?) limite).

Io pensavo di essere un'anomalia, perche' a causa della tesi ho in prestito 20-30 libri.
Ma 200 ???? E' una follia! Un bravo al bibliotecario per la moderazione!
(per la cronaca, se la memoria non m'inganna, a Bologna potevo prendere in prestito al massimo 3 libri alla volta)

Sunday, May 03, 2009

Epica Underground

Passeggiavo con Angeline per fare la colazione domenicale, e mi e' venuta in mente una storia fantastica che a Roma conoscono in tantissimi, ma che non sembra aver lasciato tracce significative su internet (ah gli anni '90).

Risale al periodo della scuola superiore---a occhio doveva trattarsi di un giorno in Marzo, di un anno fra il 95 e il 97. Quel giorno circolava a scuola la voce che i Rage Against the Machine avrebbero suonato un concerto *gratis* al Villaggio Globale---un centro sociale a Testaccio. Il Villaggio era a un tiro di schioppo dalla nostra scuola, e i Rage Against the Machine erano un gruppo molto apprezzato fra i piu' politicizzati nella scuola, ma anche fra chi, come me, seguiva i gruppi "alternativi", indipendentemente dall'aspetto politico.

Appuntamento nel pomeriggio davanti scuola, e poi via al Villaggio in motorino. Avevo un nuovo gel per i capelli, lo misi prima di andare all'appuntamento e mi presero tutti in giro. Ma il peggio doveva ancora arrivare.

Nel tardo pomeriggio si scateno' un gigantesco acquazzone.
Vi risparmio cosa successe al mio gel che gia' era appiccicaticcio.
I veri effetti dell'acquazzone furono sul concerto.
Innanzitutto, sebbene il concerto fosse ufficialmente gratis, il Villaggio invitava a fare una donazione per coprire le spese e per sostenere la rivolta in Chiapas (??), e credo tutti noi donammo fra le 3000 e le 5000 lire.

E vabbe', ti organizzano un concerto dei RATM, "5 sacchi" glieli dai con piacere.

Una volta entrati scoprimmo che la notizia del concerto era giunta a migliaia di persone. Saranno stati in 10-20000 li'---c'era gente che era venuta appositamente da mezza italia.

Poco prima dell'inizio, il concerto fu cancellato a causa del maltempo. Io non so dirvi con certezza se piovesse ancora al momento dell'annullamento, o se lo annullarono semplicemente per evitare rischi con il sistema elettrico (mi pare di ricordare che l'acquazzone fosse, a quel punto, passato).

Ma ad oggi mi chiedo ancora se fosse vero, o se invece fosse una mega-fregatura ai danni di migliaia di persone.
Del resto non e' che si videro i RATM uscire sul palco a spiegare la situazione, ma un tipo che evidentemente lavorava per il centro sociale. I pochi riferimenti che ho trovato su internet parlano di "concerto annullato", ma non sono da fonti autorevoli.
E voglio dire, quanti concerti di quel calibro avete visto annullati per pioggia???

Se invece l'ipotesi fregatura fosse vera(e non e' che voglia spargere una voce del genere, e' solo un'ipotesi possibile e non del tutto esclusa dall'evidenza a me disponibile), si e' trattato di un'idea assolutamente geniale.

Friday, May 01, 2009

L'anomalia telefonica

Una cosa completamente caratteristica degli USA, che pero' non ricordo trattata nel circolo blogghereccio emigranti ('sto nome mi piace---ha un po' un fascino da dopoguerra...) e' il fatto che, almeno fra i (relativamente) giovani, quasi nessuno ha piu' il telefono fisso a casa. Tutti hanno semplicemente il cellulare, ed e' quello il loro numero di telefono.

La cosa credo sia uno sviluppo relativamente recente. Era gia' cosi' nel 2001, quando arrivai negli USA, ma allora era piu' difficile avere Internet senza telefono fisso---quindi molti avevano il fisso se non altro per internet.

La chiave e' che negli USA le chiamate a e da cellulari non costano piu' delle chiamate fisse.