Sono in transito all'aeroporto di LA--fra qualche ora, arrivero' a Oakland. Ci sono alcune abitudini del viaggiatore che non capisco. Alcune non le capisco nel senso che mi sembrano immotivate, ma potrei essere convinto della loro razionalita'. Altre non le capisco nel senso che escludo la possibilita' di argomenti che mi convincano della loro appropriatezza. Date le mie fissazioni tassonomiche ho deciso di cominciare a compilarne una lista:
1) a cosa serve l'involucro di cellophane con cui alcuni imballano la loro valigia? L'unica risposta che sono riuscito a trovare--e solo dopo aver comprato una valigia di questo tipo--e' se uno ha una valigia costosa e paura di macchiarla. Ma tutti gli altri? Boh.
2) perche', non appena il segnale delle cinture di sicurezza viene spento, tutti sbloccano la propria cintura? (sara' che negli ultimi anni ho passato molto tempo in aereo, ma concentratevi su questa familiare sequenza di suoni: come background il rumore bianco del motore dell'aereo, a un tratto un campanellino suona, e si sente una sequenza di clic).
3) perche' il tizio davanti a me reclina il proprio sedile anche quando non vuole rilassarsi e stare disteso? che vantaggio pensa di ottenere da un sedile reclinato, se non appoggia la schiena sullo schienale?
Infine una censura:
*) se vi sposate e andate in luna di miele in un'isola del pacifico non mettetevi una corona di fiori sull'aereo che vi riporta a casa. e' triste e lo fanno *tutti*.
Sunday, August 26, 2007
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2 comments:
Al non sporcare la valigia non ci avevo mai pensato. Forse è l'unica ragione vagamente sensata. Io odio quella abitudine - oltretutto costosissima- ma sono strasicura che molti lo fanno perchè hanno paura dei furti dopo aver imbarcato il bagaglio. E' triste, assai.
Anja: alla cosa dei furti ci avevo pensato: ma se qualcuno vuole rubarti la roba in valigia non e' che il cellophane ti aiuti poi molto...
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