Se dovessi scegliere a scatola chiusa fra un documentario sulla seconda guerra mondiale, una gara di Formula 1, o il tagliarmi le vene, penso sceglierei la terza.
E' con questo spirito che ho guardato alcuni episodi di "The War"--un mega-documentario sulla Seconda Guerra Mondiale che viene programmato in questi giorni dalla televisione pubblica americana (PBS: Public Broadcasting System, l'unico canale non a pagamento che non ha pubblicita').
Contrariamente alle mie aspettative, "The War" spacca.
Sara' che sono vittima della propaganda (discreta ma capillare) che gli viene fatta, ma si tratta di un lavoro eccezionale. Ci sono alcune ragioni "morali" per apprezzarlo--in particolare il lavoro non esprime l'irritante nazionalismo Yankee. Aldila' di queste, sto cercando di guardarlo il piu' possibile per via dell'originalita' della narrativa e delle immagini.
Comunque il film mi ha fatto pensare che c'e' un aspetto degli USA che potrebbe essere poco noto ad alcuni dei lettori meno familiari con la cultura Americana. Molte citta' americane contengono uno o piu' cinema in stile Art Deco. Sono gli stessi cinema in cui, all'epoca della guerra, facevano vedere i notiziari e sono bellissimi, sia all'interno che fuori. Ho deciso comunque che, nei prossimi giorni, faro' un piccolo "blitz fotografico" per trasmetterne l'estetica in modo un po' piu' vivido.
Thursday, September 27, 2007
Monday, September 24, 2007
L'idea del Secolo
Non so se questa cosa e' arrivata in Italia, ma c'e' una parlamentare tedesca che difende una posizione stravagante ma interessante: l'idea e' di considerare i matrimoni come un contratto a termine (La durata che lei suggerisce sono sette anni). Il contratto ovviamente e' rinnovabile, con il consenso dei partner:
L'articolo da yahoo-news.
La tipa in questione (il suo nome e' Gabriele Pauli) viene descritta dall'articolo come una "flame hair motorcyclist" (una motociclista dai capelli rossi). Nonostante tutto, Ms Pauli e' membro di una sezione del partito Cristiano-Democratico Tedesco--che (sorpresa, sorpresa!) non e' stato troppo contento dell'esternazione.
Secondo alcuni, l'idea stessa di un matrimonio a termine e' contradditoria, e quindi da respingere. Tuttavia, secondo me, questo e' il tipo di argomentazione sbagliata.
Non voglio dire (a dispetto del titolo) che l'idea di Ms. Pauli vada necessariamente implementata. Ma che la base su cui questo tipo di decisioni andrebbero prese e' molto piu' "empirica" di quanto i media non lasciano supporre. Un ragionamento a-prioristico sul contenuto del termine "matrimonio" secondo me ha valure nullo. Ad esempio, vorrei avere uno studio dei possibili effetti psicologici connessi a questo tipo di cambiamento della struttura del contratto, uno studio sui possibili vantaggi e svantaggi pratici della cosa se implementata su scala nazionale, etc.. Ammetto che e' una concezione un po' stile "consulting society" della politica (e forse per questo non regge) pero' mi sembra avere il vantaggio di essere compatibile con quasi tutti i punti di vista e permettere, entro certi limiti un po' di discussione...
L'articolo da yahoo-news.
La tipa in questione (il suo nome e' Gabriele Pauli) viene descritta dall'articolo come una "flame hair motorcyclist" (una motociclista dai capelli rossi). Nonostante tutto, Ms Pauli e' membro di una sezione del partito Cristiano-Democratico Tedesco--che (sorpresa, sorpresa!) non e' stato troppo contento dell'esternazione.
Secondo alcuni, l'idea stessa di un matrimonio a termine e' contradditoria, e quindi da respingere. Tuttavia, secondo me, questo e' il tipo di argomentazione sbagliata.
Non voglio dire (a dispetto del titolo) che l'idea di Ms. Pauli vada necessariamente implementata. Ma che la base su cui questo tipo di decisioni andrebbero prese e' molto piu' "empirica" di quanto i media non lasciano supporre. Un ragionamento a-prioristico sul contenuto del termine "matrimonio" secondo me ha valure nullo. Ad esempio, vorrei avere uno studio dei possibili effetti psicologici connessi a questo tipo di cambiamento della struttura del contratto, uno studio sui possibili vantaggi e svantaggi pratici della cosa se implementata su scala nazionale, etc.. Ammetto che e' una concezione un po' stile "consulting society" della politica (e forse per questo non regge) pero' mi sembra avere il vantaggio di essere compatibile con quasi tutti i punti di vista e permettere, entro certi limiti un po' di discussione...
Thursday, September 20, 2007
La Stupidita' (... la mia)
Sarebbe bello se i denti fossero come la pelle, nel senso che mi piacerebbe se ricrescessero da se' quando vengono sfregiati. Invece se ne restano cosi', a ricordarmi per sempre la mia stupidita'.
Per qualche ragione, per giunta, le piccole (e difficili da vedere) schegge sui miei denti sono sempre accompagnate da storie poco memorabili. L'ultima stasera, mentre cenavo in piena tranquillita' ho morso la forchetta. Bum. Partiti due minuscoli pezzetti di incisivo. La cosa, per tranquillizzare la Mamma, non ha effetti visibili se non da *vicinissimo*, pero' mi irrita incredibilmente, specie perche' ci vuole sempre un po' prima che queste schegge vengano limate, e perche' sono stato dal dentista giusto ieri!
La cosa mi ricorda che l'ultima volta che ho scheggiato l'incisivo e' stata ancora piu' stupida. Scendendo dalla piramide di Teotihuacan in Messico ho fatto un passo sbagliato e, per un ignoto meccanismo, i miei incisivi superiori si sono scontrati con gli inferiori scheggiandosi leggermente. Ma dico qual e' la probabilita'?
Per qualche ragione, per giunta, le piccole (e difficili da vedere) schegge sui miei denti sono sempre accompagnate da storie poco memorabili. L'ultima stasera, mentre cenavo in piena tranquillita' ho morso la forchetta. Bum. Partiti due minuscoli pezzetti di incisivo. La cosa, per tranquillizzare la Mamma, non ha effetti visibili se non da *vicinissimo*, pero' mi irrita incredibilmente, specie perche' ci vuole sempre un po' prima che queste schegge vengano limate, e perche' sono stato dal dentista giusto ieri!
La cosa mi ricorda che l'ultima volta che ho scheggiato l'incisivo e' stata ancora piu' stupida. Scendendo dalla piramide di Teotihuacan in Messico ho fatto un passo sbagliato e, per un ignoto meccanismo, i miei incisivi superiori si sono scontrati con gli inferiori scheggiandosi leggermente. Ma dico qual e' la probabilita'?
Monday, September 17, 2007
Checcarini...
* Mia madre mi ha inviato questa foto davvero bella, dall'ultimo giorno della loro permanenza qui. Sullo sfondo il Bay Bridge, e ovviamente loro in primo piano. La foto e' stata scattata dallo stadio del Baseball.
Notare che sia io (nella foto a fianco) che mio padre abbiamo degli evidenti problemi di collocazione della mano destra.
* Ho fatto due importanti passi avanti nella Italianizzazione della mia vita (dopo quattro anni di dottorato, cinque negli USA contando quello da undergrad!). Il Berkeley Bowl--che e' il supermercato indipendente di Berkeley--ha fatto un'offerta sensazionale sul prosciutto di Parma. 8 dollari al pound (circa 15 euro al kilo!). Considerato che il prezzo standard del Parma d'importazione Italiana qui si aggira sui 23 $ al pound, l'offerta andava assolutamente sfruttata. Insomma, ho comprato mezzo chilo di parma, ed e' pure buono.
Secondo, oggi ho acceso la TV alle cinque (per segnalare a me stesso la fine della mia giornata lavorativa). Dalle cinque alle cinque e mezza, Fox Soccer Channel mi ha fatto un riassunto della serie A, alle cinque e mezza ho trovato un canale locale che fa una replica del TG1 della sera. Angeline, appena tornata dall'universita', si e' fatta una dose di Italianita'. In sequenza: Beppe Grillo, vaffa, l'ICI, il testamento di Pavarotti, "la Camorra non Esiste".
* C'e' un lettore, forse solo occasionale, del blog a cui il titolo di questo post dovrebbe ricordare un periodo assolutamente elettrico della nostra vita. Un saluto speciale a lui.
Rara Istanza di Maturita'
Ero convinto, dopo i massicci tagli ai prezzi, che dopo i miei desideri piu' elementari (salute per tutti, successo per tutti, scudetto per la Juve) venisse un desiderio per l'iPhone o almeno per il nuovo iTouch. Tuttavia, sono arrivato alla conclusione che mi sbagliavo. Certo e' un giocattolo sensazionale e incredibilmente futuristico, ma, appunto, solo un giocattolo. Un giorno me lo comprero', l'iPhone, ma sara' i) a un prezzo piu' basso degli attuali 399$ oppure ii) in una versione che abbia un qualche uso professionale (chesso' un software per scrivere).
Insomma. Dopo i Desideri Elementari ho deciso che viene questa
Insomma. Dopo i Desideri Elementari ho deciso che viene questa
Socializzazione
Quando sei a scuola, cercano sempre di trasmetterti valori (di qualche tipo) con mezzi assolutamente bizzarri. Apprendo, tramite il solito New Yorker, che la New York University (NYU) ha dato il suo contributo a questa galleria di orrori organizzando un seminario per i propri studenti del primo anno ( i "freshmen") dedicato all'interazione sociale in prima persona.
L'idea non suona neanche pessima, ma la premessa e' che, secondo loro, per gli studenti del primo anno di NYU "fare amicizia" significa cliccare il bottone "Add Friends" di Facebook. Il seminario (o almeno cosi' sembra, leggendo il New Yorker) e' investito dalla missione di sradicare l'ossessione Facebook, o almeno far capire che vi sono altre modalita' d'interazione sociale--per esempio, sorridere e presentarsi o intrattenere brevi conversazioni.
Data la mia esperienza di contatto con gli undergraduates a UC Berkeley mi sembra che:
i) la premessa del seminario sia completamente ridicola. E' vero che tutti gli undergraduates sono su facebook, ma, fatta eccezione per il "weirdo" di turno, non vedo questa gran differenza.
ii) ma anche concedendo questa premessa, ma davvero quelli di NYU pensano di poter *insegnare* la socievolezza ?
In realta', questa e' una sfaccettatura negativa di un aspetto dell'universita' Americana che trovo assolutamente positivo. A UC Berkeley provano a insegnare di tutto. Ci sono gozziliardi di seminari su come scrivere una presentazione, come insegnare, come reagire allo choc culturale, e via dicendo. Non tutti sono all'altezza, ma apprezzo il tentativo, e ogni tanto me ne torno al lavoro avendo effettivamente imparato qualcosa di nuovo.
Speriamo che facciano il seminario per smettere di mangiarsi le unghie.
Cambiando argomento: come avrete notato negli ultimi giorni sto giocando un po' con il template del blog. Anche perche' google ha reso l'interfaccia piu' flessibile e interessante. Comunque in fondo alla lista dei link ci sono alcuni video: cerchero' di aggiungerne altri nel futuro immediato ma ce n'e' uno che volevo assolutamente sottolineare.
I Fumisterie (che per chi non li conoscesse sono uno dei gruppi di rock di punta della scena Romana--e forse i miei preferiti) hanno fatto un video per la loro canzone "Warning". Il video e' su Youtube in tutto il suo splendore. Check it Out!
L'idea non suona neanche pessima, ma la premessa e' che, secondo loro, per gli studenti del primo anno di NYU "fare amicizia" significa cliccare il bottone "Add Friends" di Facebook. Il seminario (o almeno cosi' sembra, leggendo il New Yorker) e' investito dalla missione di sradicare l'ossessione Facebook, o almeno far capire che vi sono altre modalita' d'interazione sociale--per esempio, sorridere e presentarsi o intrattenere brevi conversazioni.
Data la mia esperienza di contatto con gli undergraduates a UC Berkeley mi sembra che:
i) la premessa del seminario sia completamente ridicola. E' vero che tutti gli undergraduates sono su facebook, ma, fatta eccezione per il "weirdo" di turno, non vedo questa gran differenza.
ii) ma anche concedendo questa premessa, ma davvero quelli di NYU pensano di poter *insegnare* la socievolezza ?
In realta', questa e' una sfaccettatura negativa di un aspetto dell'universita' Americana che trovo assolutamente positivo. A UC Berkeley provano a insegnare di tutto. Ci sono gozziliardi di seminari su come scrivere una presentazione, come insegnare, come reagire allo choc culturale, e via dicendo. Non tutti sono all'altezza, ma apprezzo il tentativo, e ogni tanto me ne torno al lavoro avendo effettivamente imparato qualcosa di nuovo.
Speriamo che facciano il seminario per smettere di mangiarsi le unghie.
Cambiando argomento: come avrete notato negli ultimi giorni sto giocando un po' con il template del blog. Anche perche' google ha reso l'interfaccia piu' flessibile e interessante. Comunque in fondo alla lista dei link ci sono alcuni video: cerchero' di aggiungerne altri nel futuro immediato ma ce n'e' uno che volevo assolutamente sottolineare.
I Fumisterie (che per chi non li conoscesse sono uno dei gruppi di rock di punta della scena Romana--e forse i miei preferiti) hanno fatto un video per la loro canzone "Warning". Il video e' su Youtube in tutto il suo splendore. Check it Out!
Friday, September 14, 2007
Forrestgumpizzato.
La mia vita attuale e' piena di strane coincidenze (vedi punti 1) e 2) ). E, senza una serie di bizarre coincidenze, non sarei qui.
1) Per caso, nella Marina a San Francisco ho incontrato Tania. Non la vedevo dai tempi delle Medie. Forse, sarebbe piu' corretto dire che i miei l'hanno incontrata ed io ero li' presente, perche' praticamente e' stata solo mia madre a parlarle. Io--non so bene perche'--sono stato impietrito per tutta la conversazione, come se il tentativo di migliorare le mie qualita' sociali non fosse mai avvenuto.
2) Un po' meno per caso, ma senza pianificarlo, ho rivisto Luca. Con lui ho parlato molto--non ci vedevamo dal mio ultimo anno di universita'. La sua carriera procede spedita, e continua ad essere un modello di acume ed efficienza accademica!
DISCLAIMER: il punto 3), che segue, e' lunghetto e un po' presupponente. puo' persino dare l'impressione che io creda di aver raggiunto un obiettivo importante. l'impressione e' sbagliata, ma il 3) e' da usare con cura.
3) Stasera c'e' stata una cena con gli studenti del gruppo di Logica di Berkeley (il mio programma di dottorato) e alcuni professori. Ho colto l'occasione per parlare un po' con Paolo. E' stato Paolo a tirare fuori l'argomento delle coincidenze.
Stavamo tirando le somme dei miei quattro anni di dottorato (ne ho ancora due davanti...la fregatura dei dottorati americani e' che non finiscono MAIII!) e dei progressi (soggettivamente incredibili*) che ho fatto in questo intervallo di tempo. Paolo ha osservato: "Tu pensa che coincidenza: se quattro anni fa non avessi seguito il mio corso, adesso non saresti qui." Ha ragione, e probabilmente non sarei neanche in America. E' stato Paolo a volere e rendere possibile il mio ritorno negli USA. Quel che e' piu' strano e' che ha preso la decisione di sostenermi soltanto sulla base del fatto che io, con pochissimo background, ero andato molto bene nel suo corso di Logica Intermedia. La cosa buffa e' che quel corso sono stato a un passo dal non seguirlo.**
E dopotutto, in America ci sono andato per caso. Un giorno all'universita' avevo parlato con Luca (quello del punto 2)) e lui mi aveva raccontato la sua esperienza. La cosa mi aveva incuriosito, sebbene, in effetti, non avessi la minima idea di come fosse l'universita' e fossi bene armato con il Kit dei Pregiudizi per l'Italiano Oltreoceano (... e non e' che abbia cambiato idea su tutto).
Infine, all'universita' di Bologna (una delle poche universita', almeno allora, ad avere lo scambio con l'Universita' della California) ci stavo in parte per caso. Nel periodo tragico in cui annunciai di voler fare Filosofia, mio padre trovo' per caso il primo bando del Collegio, e feci domanda.
La lista potrebbe continuare e non saprei che conclusione trarne, ma praticamente ogni cosa che definisce il me attuale e' frutto (almeno in parte) di una coincidenza.
* il "soggettivamente" e' per precisare che non sono incredibili i risultati delle ricerche che ho compiuto, ma i progressi che ho fatto dal punto da cui sono partito.
** ecco, questa frase mi ricorda l'esempio di anacoluto che viene dato in tutti i libri di grammatica--il Manzoniano : "Quelli che muoiono preghiamo Iddio per loro"
1) Per caso, nella Marina a San Francisco ho incontrato Tania. Non la vedevo dai tempi delle Medie. Forse, sarebbe piu' corretto dire che i miei l'hanno incontrata ed io ero li' presente, perche' praticamente e' stata solo mia madre a parlarle. Io--non so bene perche'--sono stato impietrito per tutta la conversazione, come se il tentativo di migliorare le mie qualita' sociali non fosse mai avvenuto.
2) Un po' meno per caso, ma senza pianificarlo, ho rivisto Luca. Con lui ho parlato molto--non ci vedevamo dal mio ultimo anno di universita'. La sua carriera procede spedita, e continua ad essere un modello di acume ed efficienza accademica!
DISCLAIMER: il punto 3), che segue, e' lunghetto e un po' presupponente. puo' persino dare l'impressione che io creda di aver raggiunto un obiettivo importante. l'impressione e' sbagliata, ma il 3) e' da usare con cura.
3) Stasera c'e' stata una cena con gli studenti del gruppo di Logica di Berkeley (il mio programma di dottorato) e alcuni professori. Ho colto l'occasione per parlare un po' con Paolo. E' stato Paolo a tirare fuori l'argomento delle coincidenze.
Stavamo tirando le somme dei miei quattro anni di dottorato (ne ho ancora due davanti...la fregatura dei dottorati americani e' che non finiscono MAIII!) e dei progressi (soggettivamente incredibili*) che ho fatto in questo intervallo di tempo. Paolo ha osservato: "Tu pensa che coincidenza: se quattro anni fa non avessi seguito il mio corso, adesso non saresti qui." Ha ragione, e probabilmente non sarei neanche in America. E' stato Paolo a volere e rendere possibile il mio ritorno negli USA. Quel che e' piu' strano e' che ha preso la decisione di sostenermi soltanto sulla base del fatto che io, con pochissimo background, ero andato molto bene nel suo corso di Logica Intermedia. La cosa buffa e' che quel corso sono stato a un passo dal non seguirlo.**
E dopotutto, in America ci sono andato per caso. Un giorno all'universita' avevo parlato con Luca (quello del punto 2)) e lui mi aveva raccontato la sua esperienza. La cosa mi aveva incuriosito, sebbene, in effetti, non avessi la minima idea di come fosse l'universita' e fossi bene armato con il Kit dei Pregiudizi per l'Italiano Oltreoceano (... e non e' che abbia cambiato idea su tutto).
Infine, all'universita' di Bologna (una delle poche universita', almeno allora, ad avere lo scambio con l'Universita' della California) ci stavo in parte per caso. Nel periodo tragico in cui annunciai di voler fare Filosofia, mio padre trovo' per caso il primo bando del Collegio, e feci domanda.
La lista potrebbe continuare e non saprei che conclusione trarne, ma praticamente ogni cosa che definisce il me attuale e' frutto (almeno in parte) di una coincidenza.
* il "soggettivamente" e' per precisare che non sono incredibili i risultati delle ricerche che ho compiuto, ma i progressi che ho fatto dal punto da cui sono partito.
** ecco, questa frase mi ricorda l'esempio di anacoluto che viene dato in tutti i libri di grammatica--il Manzoniano : "Quelli che muoiono preghiamo Iddio per loro"
Wednesday, September 05, 2007
Simbiosi
La visita dei miei si sta rivelando una benedizione---spero per entrambi. Io li porto nei posti che mi piacciono di piu' nella Bay Area, loro sembrano gradire. In cambio loro mi stanno sistemando tutto il sistemabile in casa: non e' esattamente il mio concetto di vacanza, ma loro sembrano farlo genuinamente con piacere.
E ora che, con questo paragrafo, ho fatto un po' la figura dell'individuo meschino e calcolatore, aggiungo (a costo di essere imbarazzante) che invece questi giorni sono splendidi. Erano anni che non parlavo cosi' tanto con loro--e che non condividevamo tante, semplicissime, gioie. Mi emoziona il loro rispondere nei modi appropriati alle mie proposte. Mi inorgoglisce che abbiano preso il loro viaggio in America con un atteggiamento perfetto--sono curiosi, senza pregiudizi ma a volte critici.
A loro, grazie di tutto. Agli altri rinnovo l'invito a venire qua!
E ora che, con questo paragrafo, ho fatto un po' la figura dell'individuo meschino e calcolatore, aggiungo (a costo di essere imbarazzante) che invece questi giorni sono splendidi. Erano anni che non parlavo cosi' tanto con loro--e che non condividevamo tante, semplicissime, gioie. Mi emoziona il loro rispondere nei modi appropriati alle mie proposte. Mi inorgoglisce che abbiano preso il loro viaggio in America con un atteggiamento perfetto--sono curiosi, senza pregiudizi ma a volte critici.
A loro, grazie di tutto. Agli altri rinnovo l'invito a venire qua!
Sunday, September 02, 2007
A proposito di un'espressione.
Volevo intitolare questo post "We Are Pregnant", prima di rendermi conto che avrebbe fuorviato qualche lettore.
E' da qualche giorno che voglio scrivere qualcosa sulla frase":
(1) "We Are Pregnant" (tr. "Noi siamo incinte" ???)
E' ormai diventato comune usare l'espressione "being pregnant" in costruzioni plurali, come in (1). Per esempio il mio amico I.S. qualche giorno fa ha annunciato:
(2) "A.S. and I are pregnant".
il plurale in (1) e (2) e' il cosiddetto plurale non-distributivo, si applica *soltanto * al gruppo---in questo caso alla coppia.
A chi usa questa locuzione la frase:
(3) "Mary is pregnant"
non piace, perche' da' una rappresentazione errata della ripartizione dei doveri nei confronti del nascituro (come se la responsabilita' di portare a termine la gravidanza, e forse di crescere il bambino, ricadesse solo sulle spalle della donna). In altre parole, la costruzione plurale di "being pregnant" e' una frontiera a me sconosciuta (fino a qualche mese fa) del Politically Correct.
Sono completamente d'accordo con la motivazione, ma l'implementazione mi sembra completamente assurda. Se il punto e' evitare la costruzione singolare "is pregnant", non sarebbe meglio evitare del tutto il riferimento a una condizione fisica della donna (in questo modo evitando una parola sgradevole come "pregnant"?)--usando piuttosto altre espressioni come "We are expecting a baby" (che mi sembra analogo all'uso corrente in Italiano).
E' da qualche giorno che voglio scrivere qualcosa sulla frase":
(1) "We Are Pregnant" (tr. "Noi siamo incinte" ???)
E' ormai diventato comune usare l'espressione "being pregnant" in costruzioni plurali, come in (1). Per esempio il mio amico I.S. qualche giorno fa ha annunciato:
(2) "A.S. and I are pregnant".
il plurale in (1) e (2) e' il cosiddetto plurale non-distributivo, si applica *soltanto * al gruppo---in questo caso alla coppia.
A chi usa questa locuzione la frase:
(3) "Mary is pregnant"
non piace, perche' da' una rappresentazione errata della ripartizione dei doveri nei confronti del nascituro (come se la responsabilita' di portare a termine la gravidanza, e forse di crescere il bambino, ricadesse solo sulle spalle della donna). In altre parole, la costruzione plurale di "being pregnant" e' una frontiera a me sconosciuta (fino a qualche mese fa) del Politically Correct.
Sono completamente d'accordo con la motivazione, ma l'implementazione mi sembra completamente assurda. Se il punto e' evitare la costruzione singolare "is pregnant", non sarebbe meglio evitare del tutto il riferimento a una condizione fisica della donna (in questo modo evitando una parola sgradevole come "pregnant"?)--usando piuttosto altre espressioni come "We are expecting a baby" (che mi sembra analogo all'uso corrente in Italiano).
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