Vi scrivo da un punto di vista un po' particolare. Davanti a me, curvi sui loro esami (scritti), sono i miei 20 studenti di questo semestre.
Io ora ve lo confesso: agli studenti un po' mi affeziono.
Sono quasi cinque anni che insegno, e ancora quando si tratta di dare un voto un po' mediocre mi si spezza il cuore. L'imperativo meritocratico, ovviamente, m'impedisce di farmi vincere da questa sensazione.
Oddio, qualcuno mi sta proprio antipatico, e qualcun'altro simpaticissimo.
Ma e' sempre amara dover dare un voto cosi' cosi'.
Voto cosi' cosi', fra parentesi, significa B+. In tempi di inflazione dei voti, tutti si aspettano di prendere una A-, come minimo. Sui voti io ho una sorta di strano misto di convinzioni.
Da un lato, penso che noi dovremmo facilitare la cosiddetta "grade inflation" (l'inflazione dei voti... questo e' un argomento complesso, che forse merita un discorso diverso).
Dall'altro dobbiamo distinguere gli studenti che davvero s'impegnano dal resto. Questa, sinceramente e' l'unica distinzione che a me interessa.
In effetti, mi piacerebbe, in linea di principio, poter dividere gli studenti in tre sole categorie.
(1) Quelli che hanno capito il corso |---> A o A-
(2) Quelli che ci hanno provato, ma per carenza di volonta' o per capacita' non sono stati brillanti. |---> B+
(3) Quelli che a malapena si sono presentati |---> B o B- a volte C
(ad alcuni di voi sembrera' alto dare una B- sembrera' generoso dare chesso' una B- al giocatore di basket che si e' presentato a 3 lezioni e non ha capito niente, ma il punto e' che la differenza pratica fra dare una B- o dare una D, in un corso di filosofia, e' nulla.
Il problema e' purtroppo, che la maggior parte degli studenti non rientrano nell'una o l'altra categoria in modo perfetto. C'e' sempre lo studente X di talento che brucia punti, e non dorebbe finire in (1). Del resto mi spiace sempre moltissimo doverlo inserire nella categoria (2)--perche' c'e' sempre lo studente Y che "un po' ci ha provato" ma davvero poco, e sembra assurdo mettere X e Y nella stessa categoria. Del resto Y non puo' andare con quelli che invece non si sono neanche presentati...
Ah. Quanto odio dare i voti!
Tuesday, May 20, 2008
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
7 comments:
Vivendo ogni giorno con una professoressa ho imparato a capire e consigliare questi patemi. Capisco ....ma sinceramente non capisco sta divisione D-C-B-A con la D che e' praticamete come bocciare (Alla CMU mandano una lettera a casa per una D). Non sarebbe piu' semplice dividere in 10 i punti....strano eeee?
Bella la foto ...certo che mirror ;)
Saluti
Come ti capisco! Ho insegnato 5 anni in una High School di Boston, ora insegno in un'universita' americana in Italia. Ogni tanto penso a quando prendevo 3 in inglese alle superiori e 30 all'universita' dopo aver studiato per mesi!!!! C'e' un abisso tra il sistema dei voti italiani e quello USA...pero' anch'io mi affeziono ai miei studenti e alla fine il voto piu' basso e' sempre B-
Complimeti per il blog, lo leggo sempre anche se non commento mai.
ciao
Silvia
hai l' aria del perfetto "filosofo" ;) e mi sembri un gran bravo professore (ma la foto chi te l'ha fatta, uno degli studenti col telefonino??)
- tra l' altro somigli al protagonista di un telefilm, forse, che vedevo da ragazzina... un ragazzo coi super poteri? caspita non riesco a ricordarlo -
e poi... anche i giocatori di basket si iscrivono ai corsi di filosofia? dev' essere curiosa sta cosa delle università americane dove alcuni studenti entrano per meriti sportivi e... e poi non lo so come sia. se studiano come gli altri o meno... tra una partita di nba e l' altra!
Pensavo che F fosse failing.. almeno e' cosi' nelle grade school (k-12). Mio marito, quando ha fatto il suo master in ingegneria aveva straight A's finche un insegnante, che non gli piaceva e porbabilmente era reciproco, gli ha dato B+ e gli ha abbassato tutta la media!!
Dancing ha ragione comunque, che aria pensierosa, filosofica, meditante...
Emanuele: la foto in realta' l'ho fatta programmando Photobooth affinche' scattasse a intervalli piu' o meno regolari (cosi' non ero in posa) :)
Silvia: benvenuta fra i rispondenti allora :)! Il fatto e' che secondo me, a meno che se insegni una materia umanistica, o anche una materia scientifica che non ha applicazioni dirette (e.g. Matematica), la differenza fra una B- e una D e' pressoche' nulla.
dancin': si e' frequente che gli atleti si iscrivano ai corsi di filosofia. non capita spesso nelle materie che io insegno perche' si tratta dei ampi un po' piu' "tecnici" della filosofia---gli atleti preferiscono corsi di piu' ampio respiro.
moky: si' la F e' failing, ma generalmente evito di darla a meno che lo studente non abbia copiato o altrimenti dimostrato irresponsabilita'.
e' buffo che tu e dancin' siate stati colpiti dall'aria "filosofica" perche' in realta' il tipo di filosofia che faccio non e' affatto "profondo" ma tutto basato su sottilissime distinzioni concettuali. Secondo me l'espressione nella foto e' solo un po' annoiata :)
Dare i voti e' un incubo. io fino adesso l'ho fatto in Italia dove ci vuole un analisi dei massimi sistemi per cpire in cosa un 22 dovrebbe essere diverso dal 23 e se il 29 e' una presa per il culo o un gran voto. Quando poi si insegna in classi parallele e bisogna fare in modo di star tutti sulla stessa normale. Purtroppo e' difficile (impossibile?) non farsi influenzare dalla simpatia o no degli studenti e un po' cerdo sia naturale, non deve andare a discapito del resto.
Io odiavo soprattutto quando i miei studenti se ne uscivano con dei commenti vagamente politici, da cui capivi se stavano a sx o dx, mettendo a durissima prova la mia capit' di non provare sim/antipatia. Ah che fatica.
Anja, hai colto proprio nel segno. In realta' in classi diverse da questa io cerco di fare una cosa un po' complessa per cui evito di sapere il nome dello studente nella fase di correzione del paper (gli faccio semplicemente scrivere i loro student ID che sono impossibili da memorizzare).
Post a Comment