Monday, May 19, 2008

Un Italiano nel NYT

Questa storia e' vecchia di quasi una settimana, e sicuramente alcuni di voi l'avranno gia' vista, ma valeva la pena di segnalarla, tanto per ricordarci di uno degli aspetti piu' assurdi degli USA... l'Immigration.

Un Italiano e' stato incaracerato dalla Customs and Border Protection. Gli ufficiali della CBP avevano perlopiu' "frainteso" quello che lui voleva comunicare. Comunque storia incredibile! Per fortuna che nei gozziliardi di volte che sono entrato e uscito dagli USA avevo sempre un visto, e solo una volta sono entrato con il Visa Waiver Program.

A proposito di Immigration: un po' di tempo fa scrissi di come gli impiegati dell'immigration sembrino scelti con particolare attenzione a prendere i personaggi piu' antipatici a disposizione nella zona. Devo rettificare: questa cosa dipende molto da aeroporto ad aeroporto e per classi di eta'.

Per esempio a SFO i giovani sono tutti piu' o meno simpatici (i vecchi non troppo, ma non si puo' avere tutto). A JFK e LAX piu' o meno uniformemente antipatici.

Fra l'altro, un'ulteriore domanda: ma la fila dell'immigrazione e' democratica oppure no? in particolare, chi spende migliaia di $ per viaggiare in prima classe deve farsi la trafila dell'attesa all'immigration office e discussioncina con l'impiegato-incazzoso oppure ha un trattamento preferenziale anche li'?

7 comments:

Pluto said...

quelli dell immigrazione (INS) a LAX sono molto antipatici ! provato per esperienza diretta

Anonymous said...

bhè, penso che essere antipatici sia un prerequisito per il brutto lavoro che devono fare... e se non lo sono all' inizio con tutta probabilità lo diventano col tempo.

qui siamo a una fase più ferina e anteriore. si è passati ai roghi... non so se hai sentito.

terrible.

Moky in AZ said...

Fabri, quando io ho volato business e prima (grazie ai free pass di mio suocero) il trattamento all'immigrazione e' lo stesso... non gliene frega niente chi sei e quanto paghi...comunque io ho sempre avuto esperienze piuttosto positive, a Chicago e Newark. Se tiravamo una battuta, ci sorridevano almeno!!
Adesso pero' sono preoccupata per i miei quando atterreranno ad Atlanta il 4 giugno dopo 11ore e mezzo di volo...

Fabrizio Cariani said...

Pluto: provato anch'io. Una delle ragioni per cui LAX non e' proprio il mio posto preferito.

Dancin': penso proprio di si'. Conoscendo gli Americani ci sara' pure un test attitudinale, per accertarsi dell'assoluta assenza di compassione.

Moky: credo che alla fine per i tuoi genitori non ci siano grandi problemi. Il problema del tipo e' che gli hanno fatto storie perche' e' entrato negli usa troppo spesso (ok questa cosa e' pazzesca). Di certo, fai in modo di far capire ai tuoi che il passaggio dell'immigration e' un momento un po' delicato.

Francesca said...

Noi addestriamo sempre i nostri genitori: devono dire solo "turism". Non vorremmo mai che, nel tentativo di essere simpatici o di dare spiegazioni in un inglese zoppicante, finissero per dire qualcosa di sbagliato.

Fabrizio Cariani said...

francesca: :) si' infatti. il rischio e' che a volte quei tipi fanno storie persino se dici "tutto giusto"...

Emigrante said...

Questa notizia me l'ero persa.
In effetti non pensavo che con il waiver program ci fossero davvero possibilita' di essere respinti.
Dall'articolo sembra che il tizio stesse chiedendo asilo politico.
Tra l'altro la ragazza non era 'sto granche' :-)