Erano esattamente sette anni che non vedevo l'autunno. Le foglie che diventano marroni, cadono, etc. etc. Un po' mi commuove.
La cosa che non mi commuove e' il fatto che l'inverno imminente pende sulle nostre teste in modo minaccioso. Ieri era una giornata di sole bellissima. Tutti in maniche corte, occhiali da sole, e via dicendo. Poi, ieri sera l'acquazzone. Da allora le temperature (massime e minime) saranno scese di 5-7 gradi.
Ed oggi, girando per l'universita', una delle asserzioni piu' frequenti era: "You know, we probably won't be in the 70s until May..." (non si raggiungeranno i 70 (farenheit=21 C) fino a Maggio!).
Azz.
Monday, September 28, 2009
Friday, September 25, 2009
Altri Italiani
Stamattina, come tutti i giorni questa settimana, mi presento in ufficio.
Qualche minuto piu' tardi qualcuno bussa alla porta. Vedo attraverso lo spiraglio della porta semi-aperta che si tratta di una donna. Nell'istante in cui lei cerca il punto giusto per avviare la conversazione, capisco tutto.
Una parte del dipartimento di Italianistica e' proprio lungo lo stesso corridoio in cui e' il mio ufficio. Avevo pensato gia' un paio di volte di presentarmi e chiedere se ci fossero sul campus eventi di cultura italiana, ma avevo rimandato.
Nessun problema: la targhetta con il nome fuori dal mio ufficio non e' passata inosservata. Ed e' per questo che la signora in questione era alla mia porta. Per verificare che, effettivamente, nome italiano corrispondesse a persona italiana. Sono stato molto contento della cosa e non vedo l'ora di andare a qualcuno degli eventi in questione!
Qualche minuto piu' tardi qualcuno bussa alla porta. Vedo attraverso lo spiraglio della porta semi-aperta che si tratta di una donna. Nell'istante in cui lei cerca il punto giusto per avviare la conversazione, capisco tutto.
Una parte del dipartimento di Italianistica e' proprio lungo lo stesso corridoio in cui e' il mio ufficio. Avevo pensato gia' un paio di volte di presentarmi e chiedere se ci fossero sul campus eventi di cultura italiana, ma avevo rimandato.
Nessun problema: la targhetta con il nome fuori dal mio ufficio non e' passata inosservata. Ed e' per questo che la signora in questione era alla mia porta. Per verificare che, effettivamente, nome italiano corrispondesse a persona italiana. Sono stato molto contento della cosa e non vedo l'ora di andare a qualcuno degli eventi in questione!
Thursday, September 24, 2009
L'appartamento.
Il vostro ha trovato casa. Un loft piccolino ma graziosissimo nel West Loop. Ecco il racconto.
Introduzione: Piccola lezione Chicagoana.
- A Chicago la metro si chiama "El". Sta per "elevated train" o qualcosa del genere (ma spesso viene addirittura abbreviato in un opacissimo L). Come questo lascia intendere, l'L (ehehehe e' bruttissimo scriverlo cosi' ma ve lo infliggo lo stesso) e' sopraelevato...cosi':
[Nota poco pertinente: girare fra i grattacieli su questo treno e' una figata assurda. E qua ne finiscono piu' o meno i pregi, visto che il treno e' lentissimo]
Il loop corrisponde al centro finanziario di Chicago. Si chiama cosi' perche' tutta una serie di linee dell'L si incontrano in nella zona del centro finanziario e fanno un giro piu' o meno rettangolare.
Ora, uno penserebbe che il west loop sia la parte ovest del loop. Ma non e' cosi'. Piuttosto e' la zona della citta' ad ovest del loop. E in realta' non e' neanche la zona immediatamente ad ovest. Prima c'e' una fascetta di tre quattro isolati che e' terra di nessuno, poi un'autostrada, e poi comincia il WL.
La mappa dunque e' :
West Loop | Autostrada | Terra di nessuno | Loop | Parco |Lago Michigan
Per me il West Loop e' ideale, perche' nella terra di nessuno c'e' la stazione con il treno che mi porta direttamente ad Evanston dove e' la mia universita'.
Capitolo 1: L'Appartamento
Vado a vedere questo loft, relativamente piccolo, ma bellissimo. Lo chiameremo il loft ideale. Conversione industriale del 2000. "Exposed Brick" (vale a dire con i mattoni rossi all'interno), parquet proprio del colore che piace a me, lavatrice, lavastoviglie e chi piu' ne ha piu' ne metta. L'unica cosa che ha e che non desidero e' il caminetto, che e' un modo stupido di occupare lo spazio in un appartamento di piccole dimensioni.
In aggiunta a tutti questi vantaggi, e' a un isolato di distanza da un supermercato che sembra eccellente. Il supermercato ha dentro un'agenzia della mia banca, e c'e' un'altra agenzia (sempre della mia banca) a un isolato di distanza da casa nella direzione opposta. Infine, giusto per completare la mia esistenza, sullo stesso isolato ci sono due ristoranti che sembrano interessanti e una tintoria.
Capitolo 2: il prezzo e la concorrenza.
Chiedono X dollari di affitto al mese escluse le spese, e io questo posto lo voglio. Il problema e' che X dollari e' una cifra non trascurabile---nella zona d'ombra in cui ci si comincia a chiedere se l'affitto sia commisurato al proprio stipendio (si dice generalmente di evitare di pagare in affitti piu' di 1/3 del proprio stipendio mensile netto e in questo caso siamo proprio attorno a quella cifra). Se ci fosse Angeline ovviamente non ci sarebbero problemi, ma tant'e'.
Nel frattempo avevo visto un altro appartamento, di struttura simile, ma ancora piu' piccolino in questo edificio qua:
Non so se si vede bene ma e' un piccolo grattacielo, proprio in zona loop. Nuovissimo. Cosi' nuovo che alcuni piani non sono ancora stati messi in vendita. Al trentaquattresimo piano, con un balcone, ad un isolato dalla Sears Tower (il piu' alto grattacielo di Chicago). La vista e' spettacolare. Pero', ad essere sinceri, vivere nel loop non e' proprio entusiasmante, specie di sera.
L'affitto pero' e' X-$160 incluse le spese. E a questo punto in effetti ci si pensa con molta, molta attenzione.
Capitolo 3: la contrattazione
Allo stesso tempo mi arriva un e-mail del proprietario dell'appartamento: "guarda sei proprio il tipo di persona cui vorremmo affittare un posto. Qual e' il prezzo che ritieni giusto per il nostro appartamento?".
E' cosi'. Sui proprietari di casa faccio piu' o meno lo stesso effetto che fa George Clooney sulle signorine. Non posso esimermi dalla contrattazione.
Sparo: "X- $110 spese escluse. Sai com'e' ... l'altro appartamento costa X-$160 spese incluse. Il vostro mi piace di piu', ma non tanto di piu' ".
La sua controproposta, "Ok, il massimo che posso farti e' X-$75".
Ed e' andata cosi'.
Morale: con lo charme italico, si risparmiano 900 dollari di affitto in un anno.
Contro-morale: oggi, prima della firma del contratto d'affitto e' arrivata al tipo un'offerta per il prezzo iniziale che lui aveva chiesto, vale a dire X!. Fosse stata in gioco al momento della negoziazione sarebbe stato difficile scendere cosi' significativamente. A volte serve anche un po' di fortuna!
Introduzione: Piccola lezione Chicagoana.
- A Chicago la metro si chiama "El". Sta per "elevated train" o qualcosa del genere (ma spesso viene addirittura abbreviato in un opacissimo L). Come questo lascia intendere, l'L (ehehehe e' bruttissimo scriverlo cosi' ma ve lo infliggo lo stesso) e' sopraelevato...cosi':
[Nota poco pertinente: girare fra i grattacieli su questo treno e' una figata assurda. E qua ne finiscono piu' o meno i pregi, visto che il treno e' lentissimo]
Il loop corrisponde al centro finanziario di Chicago. Si chiama cosi' perche' tutta una serie di linee dell'L si incontrano in nella zona del centro finanziario e fanno un giro piu' o meno rettangolare.
Ora, uno penserebbe che il west loop sia la parte ovest del loop. Ma non e' cosi'. Piuttosto e' la zona della citta' ad ovest del loop. E in realta' non e' neanche la zona immediatamente ad ovest. Prima c'e' una fascetta di tre quattro isolati che e' terra di nessuno, poi un'autostrada, e poi comincia il WL.
La mappa dunque e' :
West Loop | Autostrada | Terra di nessuno | Loop | Parco |Lago Michigan
Per me il West Loop e' ideale, perche' nella terra di nessuno c'e' la stazione con il treno che mi porta direttamente ad Evanston dove e' la mia universita'.
Capitolo 1: L'Appartamento
Vado a vedere questo loft, relativamente piccolo, ma bellissimo. Lo chiameremo il loft ideale. Conversione industriale del 2000. "Exposed Brick" (vale a dire con i mattoni rossi all'interno), parquet proprio del colore che piace a me, lavatrice, lavastoviglie e chi piu' ne ha piu' ne metta. L'unica cosa che ha e che non desidero e' il caminetto, che e' un modo stupido di occupare lo spazio in un appartamento di piccole dimensioni.
In aggiunta a tutti questi vantaggi, e' a un isolato di distanza da un supermercato che sembra eccellente. Il supermercato ha dentro un'agenzia della mia banca, e c'e' un'altra agenzia (sempre della mia banca) a un isolato di distanza da casa nella direzione opposta. Infine, giusto per completare la mia esistenza, sullo stesso isolato ci sono due ristoranti che sembrano interessanti e una tintoria.
Capitolo 2: il prezzo e la concorrenza.
Chiedono X dollari di affitto al mese escluse le spese, e io questo posto lo voglio. Il problema e' che X dollari e' una cifra non trascurabile---nella zona d'ombra in cui ci si comincia a chiedere se l'affitto sia commisurato al proprio stipendio (si dice generalmente di evitare di pagare in affitti piu' di 1/3 del proprio stipendio mensile netto e in questo caso siamo proprio attorno a quella cifra). Se ci fosse Angeline ovviamente non ci sarebbero problemi, ma tant'e'.
Nel frattempo avevo visto un altro appartamento, di struttura simile, ma ancora piu' piccolino in questo edificio qua:
Non so se si vede bene ma e' un piccolo grattacielo, proprio in zona loop. Nuovissimo. Cosi' nuovo che alcuni piani non sono ancora stati messi in vendita. Al trentaquattresimo piano, con un balcone, ad un isolato dalla Sears Tower (il piu' alto grattacielo di Chicago). La vista e' spettacolare. Pero', ad essere sinceri, vivere nel loop non e' proprio entusiasmante, specie di sera.
L'affitto pero' e' X-$160 incluse le spese. E a questo punto in effetti ci si pensa con molta, molta attenzione.
Capitolo 3: la contrattazione
Allo stesso tempo mi arriva un e-mail del proprietario dell'appartamento: "guarda sei proprio il tipo di persona cui vorremmo affittare un posto. Qual e' il prezzo che ritieni giusto per il nostro appartamento?".
E' cosi'. Sui proprietari di casa faccio piu' o meno lo stesso effetto che fa George Clooney sulle signorine. Non posso esimermi dalla contrattazione.
Sparo: "X- $110 spese escluse. Sai com'e' ... l'altro appartamento costa X-$160 spese incluse. Il vostro mi piace di piu', ma non tanto di piu' ".
La sua controproposta, "Ok, il massimo che posso farti e' X-$75".
Ed e' andata cosi'.
Morale: con lo charme italico, si risparmiano 900 dollari di affitto in un anno.
Contro-morale: oggi, prima della firma del contratto d'affitto e' arrivata al tipo un'offerta per il prezzo iniziale che lui aveva chiesto, vale a dire X!. Fosse stata in gioco al momento della negoziazione sarebbe stato difficile scendere cosi' significativamente. A volte serve anche un po' di fortuna!
Wednesday, September 23, 2009
L'Uomo Organizzato.
La mia vita da uomo disorganizzato e' finita (almeno in certi ambiti). In altri tempi, "prendere possesso del mio ufficio" avrebbe significato entrare, spargere fogli e libri a casaccio ed essere pronto all'avventura.
In questo caso ho deciso di prendere la faccenda con un po piu' di sistematicita', anche perche' altrimenti la mia vita diverra' troppo difficile. Il che significa che ho:
i) appeso una mappa del campus
ii) appeso un calendario dell'anno accademico
iii) ho cominciato un regime in cui ad ogni cassetto corrisponde un'etichetta che ne descrive il contenuto.
iv) ahime', e questo e' il cambiamento principale, ho avviato un agenda in cui segno i miei appuntamenti.
ora, lo so che l'agenda ce l'hanno quasi tutte le persone "normali" ma io ero riuscito a restare immune...
ovviamente trattasi di agenda elettronica, che ci manca solo di dovermi portare dietro un altro pezzo di carta.
nel prossimo post: la ricerca dell'appartamento.
nel futuro immediato: si' l'ufficio andra' anche un po' decorato, ma per ora proprio non c'e' tempo!
In questo caso ho deciso di prendere la faccenda con un po piu' di sistematicita', anche perche' altrimenti la mia vita diverra' troppo difficile. Il che significa che ho:
i) appeso una mappa del campus
ii) appeso un calendario dell'anno accademico
iii) ho cominciato un regime in cui ad ogni cassetto corrisponde un'etichetta che ne descrive il contenuto.
iv) ahime', e questo e' il cambiamento principale, ho avviato un agenda in cui segno i miei appuntamenti.
ora, lo so che l'agenda ce l'hanno quasi tutte le persone "normali" ma io ero riuscito a restare immune...
ovviamente trattasi di agenda elettronica, che ci manca solo di dovermi portare dietro un altro pezzo di carta.
nel prossimo post: la ricerca dell'appartamento.
nel futuro immediato: si' l'ufficio andra' anche un po' decorato, ma per ora proprio non c'e' tempo!
Sunday, September 20, 2009
Occhi Rossi e finti Occhi Rossi
Uno dei miei concetti preferiti qui negli USA e' quello di red eye flight.
La durata di un volo dalla costa Ovest alla costa Est sta sulle cinque ore. Aggiungete 3 ore di fuso orario e vi ritrovate con un totale di 8 ore di differenza.
Le 8 ore vengono utilizzate per creare una sorta di "finta notte". Esempio:
Partenza: 23:30 San Francisco, Arrivo: 7:30 New York (JFK)
I piu' audaci, come il mio amico Stefano, vengono in vacanza per qualche giorno a SF prendono l'aereo con la "finta notte" e si presentano direttamente in ufficio.
I voli con la finta notte si chiamano "Red Eye Flights" perche' inducono il classico rossore negli occhi dovuto a mancanza di sonno. Come spiega l'articolo sulla wikipedia questi voli hanno senso soltanto andando da ovest verso est (cioe' nella direzione della rotazione terrestre)
Ho provato tanti Red Eye Flights in passato (quando si tratta di creare un itinerario mi piace sperimentare), ma ieri sera ne ho preso uno speciale. Dovevo presentarmi a Chicago per una sorta di pic nic per fare conoscenza con il dipartimento alle 11:00 AM. Considerate che le 11:00 Chicagoane sono le 9:00 californiane, e che un volo diretto sta sulle 4 ore di durata.
Problema: come massimizzare il tempo a disposizione con Angeline a San Francisco senza far tardi al pic nic.
Soluzione: Red Eye.
Problema #2: 4 ore e un po' poco per un vero e proprio Red Eye, e fra Chicago e SF ci sono solo 2 ore di fuso.
Soluzione: Il finto Red Eye.
Ho preso l'ultimo volo in uscita da SF e diretto al Midwest. 12:25 per Minneapolis. Arrivo a Minneapolis alle 5:50 ora locale. e alle 6:50 prendo un volo per Chicago. Risultato:
Partenza: SFO ore 12:25, Arrivo: Chicago, ore 8:30
Non e' un vero e proprio Red Eye perche' lo scalo a Minneapolis elimina qualsiasi aspettativa di sonno. Ma sembra.
La durata di un volo dalla costa Ovest alla costa Est sta sulle cinque ore. Aggiungete 3 ore di fuso orario e vi ritrovate con un totale di 8 ore di differenza.
Le 8 ore vengono utilizzate per creare una sorta di "finta notte". Esempio:
Partenza: 23:30 San Francisco, Arrivo: 7:30 New York (JFK)
I piu' audaci, come il mio amico Stefano, vengono in vacanza per qualche giorno a SF prendono l'aereo con la "finta notte" e si presentano direttamente in ufficio.
I voli con la finta notte si chiamano "Red Eye Flights" perche' inducono il classico rossore negli occhi dovuto a mancanza di sonno. Come spiega l'articolo sulla wikipedia questi voli hanno senso soltanto andando da ovest verso est (cioe' nella direzione della rotazione terrestre)
Ho provato tanti Red Eye Flights in passato (quando si tratta di creare un itinerario mi piace sperimentare), ma ieri sera ne ho preso uno speciale. Dovevo presentarmi a Chicago per una sorta di pic nic per fare conoscenza con il dipartimento alle 11:00 AM. Considerate che le 11:00 Chicagoane sono le 9:00 californiane, e che un volo diretto sta sulle 4 ore di durata.
Problema: come massimizzare il tempo a disposizione con Angeline a San Francisco senza far tardi al pic nic.
Soluzione: Red Eye.
Problema #2: 4 ore e un po' poco per un vero e proprio Red Eye, e fra Chicago e SF ci sono solo 2 ore di fuso.
Soluzione: Il finto Red Eye.
Ho preso l'ultimo volo in uscita da SF e diretto al Midwest. 12:25 per Minneapolis. Arrivo a Minneapolis alle 5:50 ora locale. e alle 6:50 prendo un volo per Chicago. Risultato:
Partenza: SFO ore 12:25, Arrivo: Chicago, ore 8:30
Non e' un vero e proprio Red Eye perche' lo scalo a Minneapolis elimina qualsiasi aspettativa di sonno. Ma sembra.
Saturday, September 12, 2009
La ricerca dell'appartamento.
Sebbene ancora non sia arrivato a Chicago da mesi ormai sto cercando di capire la situazione appartamenti.
La situazione e' questa: la mia universita' e' a Evanston che e' il primo sobborgo a nord di Chicago.
Evanston e' a circa 30-40 minuti di macchina dal centro cittadino e ci arriva comodissima la metro che a Chicago chiamano "El".
Evanston |
................. |
30 minuti | lago michigan
................. |
centro ....... |
Io voglio abitare da qualche parte nella zona "30 minuti" (piu' vicino al centro che non ad Evanston).
Voglio un appartamento che abbia il parquet, almeno negli spazi "pubblici" come la living room e la dining room.
Voglio che sia a due passi dalla metro (dopotutto saro' senza macchina e non voglio congelarmi).
Gia' che ci siamo anche a due passi da un supermarket.
Voglio che non ci siano bed bugs.
Che l'aria condizionata (per l'estate), e soprattutto il riscaldamento (per l'inverno) funzionino.
Che ci sia uno spazio dignitoso per cucinare e uno di quei frigoriferi di acciaio.
Che ci sia molta luce (possibilmente un appartamento con finestre su due lati).
Quando ero a Chicago a Giugno ne ho trovato uno che mi piace abbastanza.
Niente di eccezionale, ma soddisfaceva tutti i criteri. Poi ci ho ripensato (sta in una zona informalmente nota come "Viagra Triangle", aaargh!), pero' a volte mi chiedo se avrei dovuto accontentarmi.
La situazione e' questa: la mia universita' e' a Evanston che e' il primo sobborgo a nord di Chicago.
Evanston e' a circa 30-40 minuti di macchina dal centro cittadino e ci arriva comodissima la metro che a Chicago chiamano "El".
Evanston |
................. |
30 minuti | lago michigan
................. |
centro ....... |
Io voglio abitare da qualche parte nella zona "30 minuti" (piu' vicino al centro che non ad Evanston).
Voglio un appartamento che abbia il parquet, almeno negli spazi "pubblici" come la living room e la dining room.
Voglio che sia a due passi dalla metro (dopotutto saro' senza macchina e non voglio congelarmi).
Gia' che ci siamo anche a due passi da un supermarket.
Voglio che non ci siano bed bugs.
Che l'aria condizionata (per l'estate), e soprattutto il riscaldamento (per l'inverno) funzionino.
Che ci sia uno spazio dignitoso per cucinare e uno di quei frigoriferi di acciaio.
Che ci sia molta luce (possibilmente un appartamento con finestre su due lati).
Quando ero a Chicago a Giugno ne ho trovato uno che mi piace abbastanza.
Niente di eccezionale, ma soddisfaceva tutti i criteri. Poi ci ho ripensato (sta in una zona informalmente nota come "Viagra Triangle", aaargh!), pero' a volte mi chiedo se avrei dovuto accontentarmi.
Thursday, September 10, 2009
Isole
L'estate volge al termine. Due mesi di assoluto ritiro spirituale che ho deciso di passare visitando le isole. Prima e' stata la volta della Sicilia (Taormina, ritratta sotto, e' stata la nostra base).
Poi, e' venuta la volta della Sardegna (Chia, e' la spiaggia qua sotto).
Non e' che io sia proprio un tipo da spiaggia. Anzi, a dirvela tutta, la sabbia mi fa pure un po' schifo. Pero'
(i) mi sono divertito
(ii) nelle zone che ho visto (Costa Sud della Sardegna, Costa Est della Sicilia), il mare sardo batte il mare siculo; ma quanto a vita le cose stanno al contrario.
(iii) torno negli USA anche un po' abbronzato (chissa' che dira' Angeline quando ci vedremo la prossima settimana...).
Nel frattempo, senza scendere in troppi dettagli, i tratti caratteristici della vita da professore (partecipazioni a comitati dipartimentali, referee reports, lettere di protesta, piccole onorificenze) mi sono gia' piovuti implacabilmente addosso. L'arrivo a Chicago (il 20 Settembre) sara' interessante.
Poi, e' venuta la volta della Sardegna (Chia, e' la spiaggia qua sotto).
Non e' che io sia proprio un tipo da spiaggia. Anzi, a dirvela tutta, la sabbia mi fa pure un po' schifo. Pero'
(i) mi sono divertito
(ii) nelle zone che ho visto (Costa Sud della Sardegna, Costa Est della Sicilia), il mare sardo batte il mare siculo; ma quanto a vita le cose stanno al contrario.
(iii) torno negli USA anche un po' abbronzato (chissa' che dira' Angeline quando ci vedremo la prossima settimana...).
Nel frattempo, senza scendere in troppi dettagli, i tratti caratteristici della vita da professore (partecipazioni a comitati dipartimentali, referee reports, lettere di protesta, piccole onorificenze) mi sono gia' piovuti implacabilmente addosso. L'arrivo a Chicago (il 20 Settembre) sara' interessante.
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