Primo segmento in auto della mattinata: ci piange il cuore, ma dobbiamo lasciare la bellissima Beatty. Dopo un paio d'ore siamo a Las Vegas dove completiamo due rapidissime missioni al Caesar Palace:
1) acquisto di uno di quegli apparecchi per trasmettere la musica dall'iPod/iPhone all'autoradio via FM.
2) pranzo da Spago (uno dei ristoranti dell'impero di Wolfgang Puck).
Siamo rimasti molto soddisfatti dai risultati di entrambe le azioni. E davvero la musica ha allietato le lunghe ore di macchina (specie il pezzo in cui ho detto ad Angeline: ok adesso ti canto tutto Siamese Dream degli Smashing Pumpkins, vedrai sara' bellissimo ).
Partiamo da Las Vegas alla volta di Zion. A parte un leggero intoppo con la temperatura esterna a 2000 gradi:
arriviamo senza problemi. In questa occasione, lasciamo il Nevada e dopo un brevissimo tratto nell'angolo Nord-Ovest dell'Arizona, arriviamo in Utah.
La strada per arrivare al parco è quasi bella quanto il parco stesso.
Zion e' fondamentalmente un Canyon ad un'altura intermedia fra Bryce (che visiteremo domani) e il Grand Canyon (che visiteremo chissa' quando). La versione americana del tour nel parco nazionale di solito dura vari giorni e include una tenda e varie escursioni. Noi abbiamo solo cinque ore, ma ci facciamo valere. Scegliamo la passeggiata delle Emerald Trail pools, che comunque ci regala un paio di scorci molto belli:
Una volta scesi continuiamo fino alla fine del parco. L'autista dello shuttle che ci riporta indietro, verso le 9, si ferma in vari punti per farci vedere gli animali che escono per la notte (avvistamento principale sono i cervi, ma è troppo scuro per fare foto).
Ci fermiamo a dormire a Springdale, UTAH, la cittadina che è proprio alle porte del parco. Domani attraverseremo il parco di nuovo per avvicinarci a Bryce.
Friday, August 06, 2010
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2 comments:
Concordo sul fatto che la strada sia bella quanto i parchi. Quando la facemmo noi pero' non c'erano duemila gradi, per fortuna, ma solo 1000-1200.
quello che stavo cercando, grazie
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