La vita nella Bay Area e' cominciata cosi' com'era finita. Sono giornate frenetiche. I Genitori in visita, il semestre che ricomincia e via dicendo. Ho un nuovo, splendido ufficio, con un'ampia terazza. Mi lasciano davvero senza scuse: devo scrivere la mia dissertazione.
Domenica, appena arrivato da LAX, sono andato subito a cena con il Circo Italiano (Parents e i loro amici). Siamo stati al Cafe' della Presse--un ristorante francese nel centro di San Francisco. A me piace molto, ma non e' la migliore scelta quando sei con un gruppo di 9 persone dei quali solo una sparuta minoranza (cit. Lotito) parla Inglese. Se mai vi capita un date a San Francisco (e siete nella posizione di scegliere) Cafe' della Presse e' un buon posto.
Ad ogni modo, ieri sera, prima di addormentarmi, ho letto nel New Yorker che, a partire dagli anni '90, ci sono stati scandali in sequenza circa l'Olio Extra Vergine d'Oliva. Il problema, stando all'articolo, e' che molti dei produttori principali (quelli che poi vendono l'olio alle grandi marche) immettono nella miscela del proprio olio, olii di qualita' inferiore. Addirittura, viene citato un produttore secondo il quale il 90% dell'olio che viene venduto come Extra-Vergine d'Oliva in realta' non e' tale.
Ora, io mi chiedo, perche' ci interessa non essere fregati? Ragioni di salute, in primis. E' possibile che l'olio adulterato sia dannoso, e questo e' un problema. Ma supponiamo, in astratto, che sia dimostrato che olio puro ed olio adulterato in certi modi hanno il medesimo effetto sulla salute. A cosa serve il sistema di etichette di olii, vini, formaggi etc.? Serve, io credo, per compiere certe inferenze induttive: per esempio,
Olio X ed Olio Y sono entrambi extra-vergini. Quindi dovrebbero essere (con una certa approssimazione) di simile qualita'.
Questa funzione viene assolta ugualmente anche se i controlli della qualita' dell'olio non raggiungono gli standard di qualita' ufficiali. Se lo standard ufficiale dell'olio extra-vergine e' 8/10 (supponiamo che vi sia una scala lineare), e i controlli riescono soltanto a testare che l'olio ha qualita' almeno 6/10, questo significa che *in pratica* l'etichetta "Olio Extra-Vergine" significa: almeno 6/10. L'etichetta continua ad essere utile, perche' presumibilmente l'Olio Vergine ha qualita' ufficiale 5/10, ma viene testato solo fino a 3/10.
Se necessario, i produttori che producono a 8/10 possono accordarsi su un sistema di controllo privatamente eseguito che garantisca quella qualita' a un maggior prezzo.
Ok. mi sono stancato di scrivere, ma credo che il punto sia chiaro.
EDIT: l'articolo e' qui (per ora)
Thursday, August 30, 2007
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2 comments:
ma non facevano nomi nell'articolo?
ciao: ora ho linkato l'articolo (alla fine del post)--alcuni nomi vengono fatti, principalmente produttori pugliesi e qualche grande marca, tipo Bertolli.
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