Sunday, January 13, 2008

L'importante e' finire.

Sono le 6:21 AM di una serata romana cosi' fredda che il mio respiro, praticamente da solo, ha appannato la finestra della mia stanza. Da giorni ho abbandonato la speranza di trovare il ritmo di sonno del resto d'Italia (e domenica si torna negli USA). Me ne sto davanti al computer a lavorare, visto che tutta la notte ho procrastinato (digressione per i non-americani: ho menzionato l'uso "intransitivo" di "procrastinare" nel primo post in assoluto di questo blog, con un timido tetativo di spiegazione--io lo trovo semplicemente geniale (l'uso intransitivo, non il post)).

In questa stagione, gli accademici "yankee" lavorano a due tipi di cose: proposte per borse di studio, o paper da inviare a conferenze primaverili/estive. Io sto tentando, con una fatica enorme, entrambe le cose. Nel pieno dello sforzo--quando il pensiero di parlarvi per sentire un po' d'umanita' comincia a farsi breccia nella mia testa--iTunes sceglie Mina:

Questa e' l'ultima volta che lo lascio morire... e poi... e poi...

Me lo merito. Quando proprio faccio piu' fatica mi arriva L'importante e' Finire--con un significato completamente diverso da quello inteso.

Digressione Finale. Ma sono strano io?
Se mi date uno studio comodissimo, silenzioso, e relativamente isolato, butto il mio tempo .

Invece, se mi mettete su un treno (con una spina per il mio laptop), in un aeroporto fra due voli, in un caffe' pieno di gente che parla, allora scrivo, come si dice a Roma, 'a mazzetta'. Sara' una versione adulta dell' Attention Deficit Disorder?

8 comments:

Aelys said...

Se sei strano tu, allora siamo strani in due, ma credo che dsi altre persone come noi in giro ce ne siano parecchie: d'altronde, ti sei mai chiesto perchè tutte le caffetterie di SF sono sempre piene di freelancer coi loro portatili? Hai tutta la mia solidarietà in questa notte di freddo e lavoro!

NotreAnne said...

Diagnosi: Sindrome da phd student avanzata e conclamata. Io volevo chiedere all'Alitalia se potevo pagarli per poter lavorare nelle loro dale attesa di Linate (unico luogo per quanto squallido dove ho lavorato bene negli ultimi mesi) :S

Ci vorrebbe un esperto però, a dirci perchè il silenzio è ansiogeno invece che altro...

Moky in AZ said...

E' cosi' anche per me: piu' sono sotto pressione piu' sono prolifica, meno tempo ho, meglio lavoro!!! Deve essere un segno di estrema intelligenza... ;)

Anonymous said...

caro Fabrizio, intanto immaginarti ancora a Roma ha un po' il sapore del caffè insieme.. insomma è diverso dal saperti oltre oceano!

Veniamo al punto..
Il verbo procastinare in uso intransitivo è davvero interessante, sono andato a leggere le spiegazioni e mi sono dovuto beccare un tuo commento al gol di Ibrahimovic che tanto mi evocò l'orrore di Brando in Apocalipse now.
Poi.
Penso che in effetti l'ADD di cui parli sia cosa diffusa: a Firenze confermo che c'è un sacco di giovani professionisti concentrati in mezzo alla strada su prodi portatili. Non ne sono affetto però. Semplicemente perchè mi capita raramente che il mio lavoro necessiti di concentrazione. e quelle poche volte che capita:
so per certo che è inutile perchè sto sbagliando in quanto sto ragionando; mi chiama qualcuno per qualsiasi cosa che in quel momente riesce cmq a sembrare più seria; sono al montaggio di un video -sempre più di rado- e il pc impazzisce. Andrebbe considerato mio lavoro anche quando, 10,12 volte in un anno faccio lezione agli insegnanti: bene in quei casi non mi preparo nulla prima, perchè.. va be' lasciamo perdere. Discorso noioso.

Invece quando scrivo le mie cose, deve esser sera, possibilmente tardi; mia moglie dorme come sempre da un paio d'ore; e non devo avere dolore fisico a farmi odiare l'esistenza. Ma questo non è il mio lavoro, temo o spero.

Troppo lungo, lo sapevo..alla prossima! Saluti!

A.

Fabrizio Cariani said...

grazie a tutti/e per la solidarieta' :)

aeyls: e' vero, ma io incontro in continuazione gente che sostiene di "poter lavorare solo in biblioteca". per me le caffetterie di cui parli sono una vera manna. anche perche' posso riempirmi di caffe' americano.

anja: l'aeroporto e' un luogo professionalmente magico per me. l'unica fregatura e' quando sono in paese di cui non ho la spina...

moky: non sono solo le scadenze, ma anche il contorno e' condizione necessaria del lavoro proficuo, almeno per me!

a.: da come lo descrivi penso in effetti che la situazione "equivalente" sia la scrittura. In realta', il momento che tu descrivi a volte ce l'ho anch'io.E' uno dei pochi momenti in cui silenzio e produttivita' vanno assieme. Angeline addormentata da un pezzo, io che magari non riesco a dormire a causa di una partita di calcio giocata nel pomeriggio, e allora comincio a pensare alla tesi. E il pensiero diventa una mezza idea. E l'idea va scritta che' altrimenti e' persa. e cosi' passano due ore...

Anonymous said...

Bel blog: ti ho linkato. Ciao

Fabrizio Cariani said...

grazie... ma non c'e' un link alla tua pagina per ricambiare la visita!

Anonymous said...

imparato molto