prima la celebrazione, il mio articolo con Marc e Josh, two years in the making, e' finalmente arrivato a destinazione.
http://www.springerlink.com
Probabilmente non potete vederlo, oppure, se potete, i ferocissimi capitalisti olandesi chiederanno uno sproposito---quando lo stesso paper si trova gratuitamente su altri siti (qin versione non ufficiale). E anche se lo trovaste su questi altri siti il paper e' troppo tecnico e vi stufereste subito. Ma e' la mia prima pubblicazione seria. E siccome di pubblicazioni non serie (tipo spezzettare la tesi di laurea e pubblicarla nel giornalino di quartiere) mi son sempre rifiutato di farne e' un traguardo importante.
Ok. Ora la storia imbarazzante. Io Febbraio nella Bay Area lo adoro (se non fosse per i compleanni di mezza famiglia...). Da una settimana qua si va in giro a maniche corte. E non so perche' ci tocca questa benedizione, ma e' sempre cosi': pioggia a gennaio, solleone a Febbraio, e pioggia miserabile a Marzo. Comunque, approfittando della temperatura e dell'assenza di pioggia, io e Angeline abbiamo ricominciato a correre attorno al grazioso laghetto che vedete in una delle foto qui accanto. Immaginateci impegnati, oltre che nella corsa, in una conversazione interessante (di cui vi risparmio i dettagli, nell'interesse della "brevita' "). Come al solito, ma compatibilmente con il movimento di corsa, io mi sbraccio per articolare la mia posizione. Purtroppo, in questo modo, l'iPod mi sfugge di mano (forse ricorderete che lo uso come contapassi...). Non essendomi possibile afferarlo per le cuffie, il grazioso oggettino cade direttamente nel lago.
Per un momento contemplo l'ipotesi di non provare neanche a recuperarlo. Sebbene sia a mezzo metro sott'acqua e io possa vederlo chiaramente, l'idea di mettere piedi e mani nell'acqua semi-stagnante di Lake Merritt non pare troppo attraente. In piu' al 99% l'apparecchio e' finito. Poi mi giro verso Angeline e mi rendo conto che lei ha capito la mia intenzione ( o almeno l'assenza della mia intenzione), e sta contemplando se entrare lei nell'acqua. A questo punto un rigurgito di moralita' mi spinge ad entrare io stesso nel lago. I-pod recuperato. Ma, come previsto, e' talmente impazzito che mi dava questo messaggio:
Firewire connections are not supported by iPod Nano.
"No shit!" mi viene da pensare--l'iPod nano non ha neanche una presa adatta ad inserire un cavo firewire... Ho consultato la letteratura online su iPod affogati, e apparentemente, molti hanno visto il loro Nano resuscitare dopo cicli in lavatrice, ma temo che il mio sia ufficialmente kaputt.
8 comments:
Fabrizio se posso cercare di tirarti su da questo assolutamente condivisibile momento difficile posso dirti che la sorella di una amica di un mio amico, ha visto rinascere il suo Ipod dopo 10 giorni dall'immersione. Basta avere pazienza e aria calda....non mi pare che vi manchi l'ultima.
Saluti ....qui siamo a -15 e tanta tanta neve.
Se ti puo' consolare, ho sentito di cellulari finiti nel gabinetto e in qualche modo ancora funzionanti, ma questa e' la prima esperienza di ipod nel lago, aspettiamo di sentire come finisce... in retrospettiva, essere italiani ha i suoi svantaggi...
emanuele: io paziento, allora.
moky: eh, ma in realta' non e' troppa consolazione che ad altri e' andata meglio... incrociamo le dita!
Però è vero: che bello andare in giro a mezze maniche a febbraio! Succede perfino a San Francisco! E se l'iPod non rinasce, è forse tempo di comprare un iPhone?
Tentatrice malefica. :) In realta', all'idea iPhone ci sto pensando, vediamo quando arriva il tax rebate.
Ma non sostituirebbe l'iPod nano, perche', come Apple ripete insistentemente, solo l'iPod nano e l'iPod shuffle hanno una memoria flash, invece dell'hard disk, e quindi sono gli unici aggeggi che si possono usare per andare a correre.
Complimenti per il paper! Deve essere una grande soddisfazione!
Peccato invece per la dipartita tecnologica..Io non corro ma spero prima o poi di poter camminare decentemente.
Periodaccio.
Saluti!
A.
Non si può avere tutto dalla vita: articolo pubblicato e iPod asciutto! A parte gli scherzi, complimenti per l'articolo.
Marina, grazie! Speriamo ne vengano altri, copiosi e in tempi relativamente brevi!
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