Foto Souvenir: per i curiosi, questa e' una scheda elettorale Amercana (di quelle che si compilano da casa e si inviano via posta)
C'e' anche l'Economist sul carro dei conservatori a favore di Obama. Speriamo bene---non solo nel senso "speriamo che Obama vinca"---ma anche che la sua presidenza sia in linea con le attese.
Angeline ed il vostro alla fine di un giorno di lavoro, in Sproul Plaza.
Ultimo acquistino: da IKEA... il reggicravatte
Friday, October 31, 2008
Sunday, October 26, 2008
Piazza Vittorio, Lavoro
La scorsa settimana il mio cervello e' stato occupato da una tragedia talmente grande da non potersi raccontare qui.
I) Per la prima volta ho sentito il peso della distanza. A volte, anche nella peggiore delle tragedie, senti il bisogno di essere a contatto con gli altri, e far sentire la tua presenza. Da migliaia di chilometri di distanza non puoi fare altro che tenerti in testa una notizia che vorresti non aver mai ricevuto. Magari distrarti per un momento con il lavoro. Ma poi la notizia ti torna in testa e ti senti nuovamente svuotato.
II) Giovedi' sera, per distrarmi un po', sono andato (con Angeline) ad un incontro organizzato dall'Associazione degli Studenti Italiani a Berkeley e dall'Istituto di Cultura Italiano a SF. Era una proiezione del film sull'Orchestra di Piazza Vittorio (che io non avevo visto), seguito da dibattito con il regista. Generalmente io oooooodio il dibattito. Ma devo dire il regista di questo film mi e' parso molto acuto e in grado di dare risposte sorprendenti. Inoltre il dibattito e' stato a suo modo divertente--il pubblico per lo piu' Italiano e' stato molto antagonistico contro l'interprete, americano, che non capiva tanto bene le risposte...
III) Lo so che questo post ha un tono un po' scuro. Purtroppo non c'e' altra via, date le circostanze. Ma c'e' una notizia positiva. A ventinove anni, quattro mesi e cinque giorni ho fatto la mia prima domanda per un posto da Assistant Professor (non e' che sia particolarmente giovane per questo tipo di posto, anzi: la nuova professoressa nel mio dipartimento quest'anno e' nata nel 1981!). Chissa' come andra' ...
I) Per la prima volta ho sentito il peso della distanza. A volte, anche nella peggiore delle tragedie, senti il bisogno di essere a contatto con gli altri, e far sentire la tua presenza. Da migliaia di chilometri di distanza non puoi fare altro che tenerti in testa una notizia che vorresti non aver mai ricevuto. Magari distrarti per un momento con il lavoro. Ma poi la notizia ti torna in testa e ti senti nuovamente svuotato.
II) Giovedi' sera, per distrarmi un po', sono andato (con Angeline) ad un incontro organizzato dall'Associazione degli Studenti Italiani a Berkeley e dall'Istituto di Cultura Italiano a SF. Era una proiezione del film sull'Orchestra di Piazza Vittorio (che io non avevo visto), seguito da dibattito con il regista. Generalmente io oooooodio il dibattito. Ma devo dire il regista di questo film mi e' parso molto acuto e in grado di dare risposte sorprendenti. Inoltre il dibattito e' stato a suo modo divertente--il pubblico per lo piu' Italiano e' stato molto antagonistico contro l'interprete, americano, che non capiva tanto bene le risposte...
III) Lo so che questo post ha un tono un po' scuro. Purtroppo non c'e' altra via, date le circostanze. Ma c'e' una notizia positiva. A ventinove anni, quattro mesi e cinque giorni ho fatto la mia prima domanda per un posto da Assistant Professor (non e' che sia particolarmente giovane per questo tipo di posto, anzi: la nuova professoressa nel mio dipartimento quest'anno e' nata nel 1981!). Chissa' come andra' ...
Monday, October 20, 2008
Tecnologia Medica
Dopo l'operazione chiesi all'infermiera se aveva suggerimenti su quale tipo di borsa per il ghiaccio avrei dovuto comprare. La risposta: "mah, molti usano semplicemente una busta di piselli surgelati: si adatta bene alla superficie del corpo!"
Friday, October 17, 2008
90 Gradi
La notizia del giorno e' che ho raggiunto l'angolo di 90 gradi con il ginocchio. ancora non e' l'intero range di movimento ma e' un traguardo importante.
Zoppicando in giro per la citta' ho finalmente capito una cosa sui semafori americani. Ricordo che mio padre una volta mi chiese perche' i semafori americani a volte segnalano verde per le macchine ma rosso per i pedoni. Succede quando il pedone non spinge il bottone CROSS.
La risposta a pensarci bene era ovvia, ma ci ho messo cinque anni ad arrivarci: il semaforo ha una durata diversa a seconda che il pedone spinga o no il bottone. La durata diversa e' utile perche' facilita il traffico. Il rosso per il pedone e' un incitamento a segnalare la propria presenza (se il semaforo divenisse verde per il pedone, questi non spingerebbe mai il bottone).
Zoppicando in giro per la citta' ho finalmente capito una cosa sui semafori americani. Ricordo che mio padre una volta mi chiese perche' i semafori americani a volte segnalano verde per le macchine ma rosso per i pedoni. Succede quando il pedone non spinge il bottone CROSS.
La risposta a pensarci bene era ovvia, ma ci ho messo cinque anni ad arrivarci: il semaforo ha una durata diversa a seconda che il pedone spinga o no il bottone. La durata diversa e' utile perche' facilita il traffico. Il rosso per il pedone e' un incitamento a segnalare la propria presenza (se il semaforo divenisse verde per il pedone, questi non spingerebbe mai il bottone).
Wednesday, October 15, 2008
In ascensore.
Lui: "What classes are you taking next semester?"
Lei: "Ah, I'm spending next semester abroad"
Lui: "Oh cool, where are you going to?"
Lei: "I'm going to Rome with the EAP [=Educational Abroad Program]"
Non so perche', ma mi e' venuto un attacco di nostalgia. E non era per Roma (che pure ogni tanto e' nei miei pensieri). Era per quella sensazione che hai quando sai che c'e' qualcosa di grande che sta per accadere nella tua vita e ancora non ti rendi bene conto di cosa significhi.
L'EAP lo feci (da Bologna a Berkeley) nel 2001-2002, ed e' stata probabilmente la cosa che ha avuto piu' influenza sullo sviluppo successivo della mia vita. Insomma: buona fortuna a lei (poi magari torna dopo un mese lamentandosi della sporcizia a Roma...).
Lei: "Ah, I'm spending next semester abroad"
Lui: "Oh cool, where are you going to?"
Lei: "I'm going to Rome with the EAP [=Educational Abroad Program]"
Non so perche', ma mi e' venuto un attacco di nostalgia. E non era per Roma (che pure ogni tanto e' nei miei pensieri). Era per quella sensazione che hai quando sai che c'e' qualcosa di grande che sta per accadere nella tua vita e ancora non ti rendi bene conto di cosa significhi.
L'EAP lo feci (da Bologna a Berkeley) nel 2001-2002, ed e' stata probabilmente la cosa che ha avuto piu' influenza sullo sviluppo successivo della mia vita. Insomma: buona fortuna a lei (poi magari torna dopo un mese lamentandosi della sporcizia a Roma...).
Tuesday, October 14, 2008
Progress Report
Stamattina mi sono svegliato, e come per i dodici giorni precedenti il mio primo pensiero e' stato: mammaaaaaah.
Pensiero sbagliato. La mamma e' partita ieri ed e' tornata a casa---dopo averci viziato per quasi due settimane.
Data la difficolta' nel muovermi, abbiamo visto assieme una lunga lista di film "Le scaphandre et le papillon", "The Unforgiven (Gli Spietati)", "Mystery Train", "The Hours", "Mar Adentro" (Il mio preferito di questi e' stato "The Unforgiven"). Abbiamo anche rivisto 2046, solo perche' lei lo vedesse.
Highlights: Venerdi' sera ho avuto abbastanza forza per uscire. Siamo andati da Yoshi's qui ad Oakland, dove abbiamo visto un bel concerto di chitarra jazz. Sabato all'insegna dello shopping condito da cena fuori al Cafe' de La Presse (uno dei miei ristoranti Francesi preferiti a SF--sebbene mi irriti che il loro menu sia sempre lo stesso).
La buona notizia e' che il Dottor Chang mi ha tolto dal tutore immobilizante. Ha ammirato per qualche istante il taglio lungo ma sottilissimo (i punti di sutura sono all'interno) e ha dichiarato: "You're healing beatifully". Ora mi ha rimesso nel tutore articolato (quello di cui avevo messo la foto qualche post fa). Quando vado in giro mi muovo in un modo che somiglia molto a una camminata, anche se non lo e' del tutto.
Ho scoperto alcune cose. Piegare un ginocchio operato dopo due settimane di immobilita' fa molto male. Fa male la prima volta, ma continua a far male ogni volta che mi spingo al limite. Per fortuna il limite del piegamento sta aumentando.
Quando ho cominciato ad esercitarmi ieri non riuscivo ad andare oltre i 30 gradi di flessione senza sentire dolori atroci. Oggi sono arrivato a 60 gradi. Se non avessi una seconda operazione all'orizzonte, dichiarerei: "sono quasi guarito, il resto e' solo fisioterapia".
Pensiero sbagliato. La mamma e' partita ieri ed e' tornata a casa---dopo averci viziato per quasi due settimane.
Data la difficolta' nel muovermi, abbiamo visto assieme una lunga lista di film "Le scaphandre et le papillon", "The Unforgiven (Gli Spietati)", "Mystery Train", "The Hours", "Mar Adentro" (Il mio preferito di questi e' stato "The Unforgiven"). Abbiamo anche rivisto 2046, solo perche' lei lo vedesse.
Highlights: Venerdi' sera ho avuto abbastanza forza per uscire. Siamo andati da Yoshi's qui ad Oakland, dove abbiamo visto un bel concerto di chitarra jazz. Sabato all'insegna dello shopping condito da cena fuori al Cafe' de La Presse (uno dei miei ristoranti Francesi preferiti a SF--sebbene mi irriti che il loro menu sia sempre lo stesso).
La buona notizia e' che il Dottor Chang mi ha tolto dal tutore immobilizante. Ha ammirato per qualche istante il taglio lungo ma sottilissimo (i punti di sutura sono all'interno) e ha dichiarato: "You're healing beatifully". Ora mi ha rimesso nel tutore articolato (quello di cui avevo messo la foto qualche post fa). Quando vado in giro mi muovo in un modo che somiglia molto a una camminata, anche se non lo e' del tutto.
Ho scoperto alcune cose. Piegare un ginocchio operato dopo due settimane di immobilita' fa molto male. Fa male la prima volta, ma continua a far male ogni volta che mi spingo al limite. Per fortuna il limite del piegamento sta aumentando.
Quando ho cominciato ad esercitarmi ieri non riuscivo ad andare oltre i 30 gradi di flessione senza sentire dolori atroci. Oggi sono arrivato a 60 gradi. Se non avessi una seconda operazione all'orizzonte, dichiarerei: "sono quasi guarito, il resto e' solo fisioterapia".
Tuesday, October 07, 2008
$ 9,168
Novemilacentosessantotto dollari.
Una TAC all'ospedale Alta Bates di Berkeley costa cosi'.
Per intenderci, io ne devo pagare solo una parte relativamente piccola (ma non inconsistente... l'assicurazione copre fra l'80 e il 90% delle TAC, fatevi due conti...).
Una TAC all'ospedale Alta Bates di Berkeley costa cosi'.
Per intenderci, io ne devo pagare solo una parte relativamente piccola (ma non inconsistente... l'assicurazione copre fra l'80 e il 90% delle TAC, fatevi due conti...).
Cose Scontate
Non succede quasi niente. Mi riprendo a passo lentissimo, ma il gran taglio non fa piu' tanto male.
Domani torno a insegnare, vediamo come andra'. Per fortuna questa roba la posso insegnare a occhi chiusi. Domani saranno tre settimane dall'incidente. E, mi viene in mente giusto ora, tre settimane dall'ultima volta che ho dormito sul fianco. Sara' per questo che mi sveglio sempre nel mezzo della notte. Forse no, forse e' solo il generico fastidio che ogni tanto mi prende. In ogni caso, dormire sul fianco e' un piccolo desiderio che spero di poter soddisfare presto.
Un po' mi sono pentito di aver cancellato l'abbonamento al cavo. Le trasmissioni della TV pubblica e dei canali locali di cui sopra si sopportano per brevi intervalli, ma non aiutano ad ammazzare il tempo. D'altra parte, con mia mamma e, a volte, Angeline guardiamo un film al giorno.
La mamma e' diventata un'esperta dei supermercati locali. Dato che la sua missione qui e' accudirmi a tempo pieno, fa spesa praticamente tutti i giorni e ormai ha capito il modo in cui noi facciamo spesa, scegliendo il supermercato a seconda del tipo di cosa che ci serve (credo che preferisca Whole Foods Market, come me del resto).
Domani torno a insegnare, vediamo come andra'. Per fortuna questa roba la posso insegnare a occhi chiusi. Domani saranno tre settimane dall'incidente. E, mi viene in mente giusto ora, tre settimane dall'ultima volta che ho dormito sul fianco. Sara' per questo che mi sveglio sempre nel mezzo della notte. Forse no, forse e' solo il generico fastidio che ogni tanto mi prende. In ogni caso, dormire sul fianco e' un piccolo desiderio che spero di poter soddisfare presto.
Un po' mi sono pentito di aver cancellato l'abbonamento al cavo. Le trasmissioni della TV pubblica e dei canali locali di cui sopra si sopportano per brevi intervalli, ma non aiutano ad ammazzare il tempo. D'altra parte, con mia mamma e, a volte, Angeline guardiamo un film al giorno.
La mamma e' diventata un'esperta dei supermercati locali. Dato che la sua missione qui e' accudirmi a tempo pieno, fa spesa praticamente tutti i giorni e ormai ha capito il modo in cui noi facciamo spesa, scegliendo il supermercato a seconda del tipo di cosa che ci serve (credo che preferisca Whole Foods Market, come me del resto).
Thursday, October 02, 2008
Bits sull'Operazione
1) Come avevo anticipato, il mio ortopedico, Dott. David Chang e' un gran dottore. E' arrivato un po' in ritardo perche' doveva finire un'altra operazione. Ma l'operazione e' riuscita perfettamente, a quanto pare, e ieri sera mi ha chiamato al cellulare per assicurarsi che stessi bene.
2) L'ospedale in cui mi hanno operato e' molto molto meglio del pronto soccorso. Sara' che sono meno stressati, ma sono stati tutti gentilissimi. Mi sono anche fatto spiegare dall'infermiera perche' bisogna evitare di mangiare dalla mezzanotte in poi il giorno prima dell'operazione (il problema e' che quando si e' sotto anestesia l'apparato digerente non funziona bene, e c'e' il rischio di soffocare: non vorrei essere nei panni del paziente che ha fatto questa scoperta...)
3) Per essere sicuri di tagliarmi il ginocchio giusto, me l'hanno segnato con una grossa X con un pennarello nero. Anche qua, non vorrei essere nel paziente che e' all'origine di questa precauzione.
4) Ieri sera, dopo l'operazione, stavo alla grande. Cosi' bene che mi sono persino dimenticato di avere bisogno del ghiaccio. Ma era merito della morfina. Oggi e' arrivato un po' di dolore, nel complesso sopportabile, ma e' ancora troppo presto per ricominciare a lavorare.
5) Oggi ho avuto il mio "follow-up" appointment e' il dottore si e' lanciato in una serie di diagrammi volti a spiegarmi l'operazione. Mi si e' rivelato un aspetto della medicina a cui non avevo mai pensato. Pensavo il lavoro del chirurgo fosse molto piu' "automatizzato", un po' come fare gli spaghetti alle vongole. Impari la ricetta e via: al massimo ogni tanto provi una variante. E invece Chang concepisce l'operazione come un puzzle da risolvere. Esattamente cosa toccare? Come ricollegare i vari pezzi in modo che la struttura della gamba sinistra (ad esempio l'angolo che la parte inferiore al ginocchio fa con la coscia) sia la stessa della gamba destra?
E ovviamente c'e' il problema che, al contrario che nei manuali di anatomia, una gamba aperta non ha etichette che dicono "questo e' un nervo", "questo e' un legamento".
La cosa incoraggiante e' che Chang sostiene con convinzione che alla fine il puzzle era risolto e la gamba perfettamente in tensione (o quasi, visto che il legamento crociato e' sempre rotto).
6) Un'altra cosa buffa. Nella spiegazione mi ha detto che, dopo avermi addormentato e prima di "aprirmi", ha sperimentato un po' con il ginocchio per rendersi conto di quanto potesse essere finito "fuori posizione". You don't want to know how loose your knee was. It's no wonder your thigh-bone [femore] went out.
7) La segretaria del dottore si e' sbagliata e ha chiamato un tipo che vende cianfrusaglie per aiutare il recupero post-operatorio (piu' tardi, il dottore mi ha spiegato che le cianfrusaglie erano tutte per l'intervento del crociato, che e' quello che io ancora non ho fatto).
Si presenta questo soggetto con l'aria da presentatore di una televendita e con un badge che dice Vendor. Mi mostra la sua mercanzia: una borsa del ghiaccio automatizzata che alterna periodi di ghiaccio a periodi normali (insomma il classico prodotto americano, sullo stile automatizziamo-una-cosa-che-una-persona-un-po'-lucida-puo'-fare-da-sola) e una sorta di pedaliera. Quasi mi convince a comprarli--anzi mi convince a comprare la pedaliera--ma poi il dottore poi mi spiega che quel coso per ora non serve e che posso "rimandarlo indietro". La vendita e' stata comunque un momento surreale.
2) L'ospedale in cui mi hanno operato e' molto molto meglio del pronto soccorso. Sara' che sono meno stressati, ma sono stati tutti gentilissimi. Mi sono anche fatto spiegare dall'infermiera perche' bisogna evitare di mangiare dalla mezzanotte in poi il giorno prima dell'operazione (il problema e' che quando si e' sotto anestesia l'apparato digerente non funziona bene, e c'e' il rischio di soffocare: non vorrei essere nei panni del paziente che ha fatto questa scoperta...)
3) Per essere sicuri di tagliarmi il ginocchio giusto, me l'hanno segnato con una grossa X con un pennarello nero. Anche qua, non vorrei essere nel paziente che e' all'origine di questa precauzione.
4) Ieri sera, dopo l'operazione, stavo alla grande. Cosi' bene che mi sono persino dimenticato di avere bisogno del ghiaccio. Ma era merito della morfina. Oggi e' arrivato un po' di dolore, nel complesso sopportabile, ma e' ancora troppo presto per ricominciare a lavorare.
5) Oggi ho avuto il mio "follow-up" appointment e' il dottore si e' lanciato in una serie di diagrammi volti a spiegarmi l'operazione. Mi si e' rivelato un aspetto della medicina a cui non avevo mai pensato. Pensavo il lavoro del chirurgo fosse molto piu' "automatizzato", un po' come fare gli spaghetti alle vongole. Impari la ricetta e via: al massimo ogni tanto provi una variante. E invece Chang concepisce l'operazione come un puzzle da risolvere. Esattamente cosa toccare? Come ricollegare i vari pezzi in modo che la struttura della gamba sinistra (ad esempio l'angolo che la parte inferiore al ginocchio fa con la coscia) sia la stessa della gamba destra?
E ovviamente c'e' il problema che, al contrario che nei manuali di anatomia, una gamba aperta non ha etichette che dicono "questo e' un nervo", "questo e' un legamento".
La cosa incoraggiante e' che Chang sostiene con convinzione che alla fine il puzzle era risolto e la gamba perfettamente in tensione (o quasi, visto che il legamento crociato e' sempre rotto).
6) Un'altra cosa buffa. Nella spiegazione mi ha detto che, dopo avermi addormentato e prima di "aprirmi", ha sperimentato un po' con il ginocchio per rendersi conto di quanto potesse essere finito "fuori posizione". You don't want to know how loose your knee was. It's no wonder your thigh-bone [femore] went out.
7) La segretaria del dottore si e' sbagliata e ha chiamato un tipo che vende cianfrusaglie per aiutare il recupero post-operatorio (piu' tardi, il dottore mi ha spiegato che le cianfrusaglie erano tutte per l'intervento del crociato, che e' quello che io ancora non ho fatto).
Si presenta questo soggetto con l'aria da presentatore di una televendita e con un badge che dice Vendor. Mi mostra la sua mercanzia: una borsa del ghiaccio automatizzata che alterna periodi di ghiaccio a periodi normali (insomma il classico prodotto americano, sullo stile automatizziamo-una-cosa-che-una-persona-un-po'-lucida-puo'-fare-da-sola) e una sorta di pedaliera. Quasi mi convince a comprarli--anzi mi convince a comprare la pedaliera--ma poi il dottore poi mi spiega che quel coso per ora non serve e che posso "rimandarlo indietro". La vendita e' stata comunque un momento surreale.
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