Thursday, October 02, 2008

Bits sull'Operazione

1) Come avevo anticipato, il mio ortopedico, Dott. David Chang e' un gran dottore. E' arrivato un po' in ritardo perche' doveva finire un'altra operazione. Ma l'operazione e' riuscita perfettamente, a quanto pare, e ieri sera mi ha chiamato al cellulare per assicurarsi che stessi bene.

2) L'ospedale in cui mi hanno operato e' molto molto meglio del pronto soccorso. Sara' che sono meno stressati, ma sono stati tutti gentilissimi. Mi sono anche fatto spiegare dall'infermiera perche' bisogna evitare di mangiare dalla mezzanotte in poi il giorno prima dell'operazione (il problema e' che quando si e' sotto anestesia l'apparato digerente non funziona bene, e c'e' il rischio di soffocare: non vorrei essere nei panni del paziente che ha fatto questa scoperta...)

3) Per essere sicuri di tagliarmi il ginocchio giusto, me l'hanno segnato con una grossa X con un pennarello nero. Anche qua, non vorrei essere nel paziente che e' all'origine di questa precauzione.

4) Ieri sera, dopo l'operazione, stavo alla grande. Cosi' bene che mi sono persino dimenticato di avere bisogno del ghiaccio. Ma era merito della morfina. Oggi e' arrivato un po' di dolore, nel complesso sopportabile, ma e' ancora troppo presto per ricominciare a lavorare.

5) Oggi ho avuto il mio "follow-up" appointment e' il dottore si e' lanciato in una serie di diagrammi volti a spiegarmi l'operazione. Mi si e' rivelato un aspetto della medicina a cui non avevo mai pensato. Pensavo il lavoro del chirurgo fosse molto piu' "automatizzato", un po' come fare gli spaghetti alle vongole. Impari la ricetta e via: al massimo ogni tanto provi una variante. E invece Chang concepisce l'operazione come un puzzle da risolvere. Esattamente cosa toccare? Come ricollegare i vari pezzi in modo che la struttura della gamba sinistra (ad esempio l'angolo che la parte inferiore al ginocchio fa con la coscia) sia la stessa della gamba destra?
E ovviamente c'e' il problema che, al contrario che nei manuali di anatomia, una gamba aperta non ha etichette che dicono "questo e' un nervo", "questo e' un legamento".

La cosa incoraggiante e' che Chang sostiene con convinzione che alla fine il puzzle era risolto e la gamba perfettamente in tensione (o quasi, visto che il legamento crociato e' sempre rotto).

6) Un'altra cosa buffa. Nella spiegazione mi ha detto che, dopo avermi addormentato e prima di "aprirmi", ha sperimentato un po' con il ginocchio per rendersi conto di quanto potesse essere finito "fuori posizione". You don't want to know how loose your knee was. It's no wonder your thigh-bone [femore] went out.

7) La segretaria del dottore si e' sbagliata e ha chiamato un tipo che vende cianfrusaglie per aiutare il recupero post-operatorio (piu' tardi, il dottore mi ha spiegato che le cianfrusaglie erano tutte per l'intervento del crociato, che e' quello che io ancora non ho fatto).

Si presenta questo soggetto con l'aria da presentatore di una televendita e con un badge che dice Vendor. Mi mostra la sua mercanzia: una borsa del ghiaccio automatizzata che alterna periodi di ghiaccio a periodi normali (insomma il classico prodotto americano, sullo stile automatizziamo-una-cosa-che-una-persona-un-po'-lucida-puo'-fare-da-sola) e una sorta di pedaliera. Quasi mi convince a comprarli--anzi mi convince a comprare la pedaliera--ma poi il dottore poi mi spiega che quel coso per ora non serve e che posso "rimandarlo indietro". La vendita e' stata comunque un momento surreale.

8 comments:

Emanuele Cauda said...

Contento che tu stia bene.
L'esperienza ospedale uno vorrebbe non farla ma e' sicuramente interessante !!!!
Ancora in bocca al lupo

Emanuele

fabio r. said...

get well asap... felice che nell'emergenza almeno hai sperimentato un po' del mondo ER televisivo che qui ci piace tanto...

Unknown said...

Ciaooo,
chiacchere a parte la cosa importante è che sia andato tutto bene...ora soffri tanto?
baci

palbi said...

fantastico questo dott. Chang! 6 mi dici anche che parla come il maestro Miyagi di karate kid vengo e mi faccio operare anch'io

Fabrizio Cariani said...

emanuele: crepi. si' anch'io avrei preferito non avere storie dall'ospedale :) ma visto che ci sono...

fabio: ehehe io in realta' il punto degli spettacoli televisivi ambientati all'ospedale non l'ho mai capito bene. Ma ora forse lo capisco un po' di piu', semplicemente perche' effettivamente l'ospedale abbonda di storie da raccontare.

alice: no, il piede e' un po' gonfio, ma la gamba si sta sgonfiando velocemente.

palbi: ahaaha parla senza alcun accento, ma con una cadenza molto West Coast---molto rilassato.

Davide said...

meno male, tutto è bene, quel che finisce bene :)

Moky in AZ said...

E al fisioterapia, l'hai gia' iniziata? Auguroni per la riabilitazione!!

Fabrizio Cariani said...

davide: "finire" e' un parolone, considerato che devo fare un'altra operazione e tutta la fisiterapia...

moky: ...ancora no! e grazie!