Tuesday, May 13, 2008

Snapshots: "Eurotrip"

[ahio, questo post e' lungo, vabbe' fermatevi dove volete :P]

(1) Il Terminal 5 a Heathrow fa davvero impressione (se non lo sapete, e' il nuovo terminal di Heathrow... appena aperto questa primavera e causa di tutta una serie di casini). E' massiccio, dall'interno sembra non avere fine in ogni direzione, e allo stesso tempo pieno di geometrie interessanti.



Praticamente il T5 e' la versione Kolossal Hollywoodiano di un terminal aeroportuale.

(2) Parigi. Parigi ve l'ho detto che sembrava tanto Roma con qualche ritocco. Davvero non ricordavo che a Parigi ci fossero tanti caffe'. Certo, la citta' e' *famosa* per la quantita' di caffe', ma ciononostante non pensavo che ve ne fossero cosi' tanti. Non riesco a immaginare come facciano a restare "in business".

Poi ricordavo anche delle viste spettacolari dei tetti di Parigi, ma l'unica vista che ho avuto stavolta e' stata dalle Galeries Lafayette. Francamente, serve qualche piano in piu' per stupirmi.



(3) La maggior parte dei primi giorni a Parigi li ho passati in conferenza. Non e' che sia stato contentissimo della mia presentazione--anzi secondo me e' venuta fuori proprio un po' mediocre (ero troppo nervoso e stanco e non sono riuscito a comunicare bene alcune idee importanti). Comunque non ci voglio pensare piu': e' una lezione che va appresa (a volte va appresa molte volte...). Poi per fortuna, a Londra, da quel punto di vista le cose sono andate molto meglio.

(4) Alla Scuola Normale Superiore hanno un'edificio molto grazioso, ma i bagni sono i classici bagni da edificio pubblico italiano. Vecchiotti e non proprio pulitissimi.

(5) A questo giro di Parigi niente musei. Allo stesso tempo pero' stravaganza culinaria: La Ferrandaise. Io, Chris e Thomas (due dei filosofi alla conferenza) abbiamo scelto il menu di degustazione (sei portate). Alcune delle portate erano davvero da morire.

(6) In tema, "la Fra B." (con l'articolo perche' ci siamo conosciuti a Bologna dove, come sapete, questa barbara convenzione vige) mi ha portato in un bistro molto carino, un pochino a Sud della fermata metro di Chatelet Les Halles.

(7) Quest'anno ho attraversato due fioriture. In California, e' fiorito tutto a Febbraio/Marzo. A Parigi la fioritura senza fine era in corso durante il mio viaggio. "la Fra B." mi ha portato in giro per i Jardins Du Luxembourg, in un pomeriggio soleggiato in cui l'intera popolazione parigina si era riversata al parco in costume da bagno (questa una nota costante del viaggio).

Nella foto, fioritura in versione Londinese.



(8) Poi mi ha detto che nel Giardino c'e' una ministatua della liberta', ma non mi ha portato a vederla. Lo dico perche' secondo me la ragione per cui non mi ha portato a vederla e' che non ho dimostrato sufficiente attenzione quando me l'ha detto... ma adesso il mio self un po' kitch protesta.

(9) Voi che non siete pagati in denaro-del-monopoli sappiatelo. L'Europa e' cara. Ma proprio cara. A Parigi ho cercato di fare un po' di shopping, ma il prezzo di una giacca ben fatta e' minimo 300euro (oltre 450 in soldini del monopoli, chiamiamoli $). Risultato: mi sono comprato una maglietta. Da Zara (dove preferisco non fare shopping). E mia mamma ha subito trovato un buco.

(10) Charles De Gaulle fa schifo o almeno il pezzo che io ho visto fa schifo. Sara' che ci sono arrivato dal Terminal 5. Ma e' inefficiente, e ogni idea originale tende a risultare inefficace (ora vi dovrei disegnare dei diagrammi per spiegarmi che cosa fanno di originale a CdG per smaltire il flusso delle persone dall'entrata all'aereo, ma vale sempre la pena di lasciare il nerd chiuso nell'armadio.

(11) Londra era in gran spolvero, o come diciamo a Roma acchittata per la mia visita. Neanche fossi George Clooney. Nei miei cinque giorni li' ha fatto un caldo piu' che da maglietta, ma da costume da bagno (witness: l'annanellamanica).




(12) E in effetti le Suddite dell'Impero hanno colto subito l'occasione per spolverare "quel vestito corto che mi metto per andare a Brighton". Ma in generale, davvero, l'intera citta' si e' riversata per strada. I pub erano pieni, specie all'aperto.

(13) Nota sui pub all'aperto. Molti pub in Inghilterra hanno la licenza per permettere ai propri clienti di bere all'aperto in un rettangolino giusto fuori dal pub. In molti dei pub che ho visto il rettangolino era strapieno.

(14) Sharps. Sharps!!! Non ci posso credere. Sharps produce i miei prodotti da rasatura preferiti. Sono un po' difficili da trovare negli USA. Ma a Londra hanno un'intero negozio.

(15) Il campus di LSE (London School of Economics) e' il mio preferito dei campus Londinesi. Una serie di edifici (a prima vista molto ben organizzati) in una zona centralissima ma ciononostante piena di viuzze con "cose-studentesche". Ho pranzato con un professore nel dipartimento di Political Science in un ristorante all'ottavo piano con una terrazza per sorseggiare caffe' mentre si discute di massimi sistemi!

(16) La mia talk a Londra e' andata bene. Davvero molto bene. Sara' che non me ne importava nulla, e non avevo addosso alcuna tensione.

(17) La Riverwalk: ma dov'ero quando hanno fatto la Riverwalk? Dalla mia ultima visita a Londra hanno trasformato il lato sud del fiume in una passeggiata piena di cafes, edifici interessanti (Tate Modern, il nuovo Globe Theatre). Ora ricordatevi il punto (11), aggiungete i genitori in visita da Roma, e otterrete una passeggiata spettacolare.

(18) Alla fine della passeggiata c'e' stato il Borough Market (un grande mercato alimentare con molti ristoranti e pub in zona). Londra sta cercando di rivisitare la propria reputazione di grande capitale con cibo scadente. Nel complesso l'operazione ha avuto successo, anche se il gusto Inglese lascia ancora un po' a desiderare. Si sentono addirittura alcuni asserire che Londra e' diventata una sorta di mecca culinaria, la "Food Capital of the World": dopo essere stato a Parigi ho un'opinione molto precisa in argomento: e' falso. . Ma se la vostra visita a Londra fosse limitata al Borough Market potreste cominciare a crederci.

Uhm. Questo rullino finisce qui. Ma forse dimentico qualcosa...

7 comments:

Moky in AZ said...

Scusa Fabrizio: dove sei ora??? Comunque, ti invidio un po' per il viaggetto!! E l'articolo prima del nome NON E' un'usanza barbara!! Te lo dice LA Moky!! Congrats per la lecture a Londra, live and learn per quella a Parigi (come dici tu, a volte ci devi sbattere il naso piu' di una volta..).

Francesca said...

Bentornato!
Anche a Trento si usa l'articolo davanti al nome...concordo con Moki: non e` barbaro!
10) Il Charles de Gaulle non piace nemmeno a me, e ci devo sempre camminare ore per passare da un terminal all'altro.
...avrei proprio voglia di farmi un giretto europeo...

Fabrizio Cariani said...

moky: ora sono tornato "a casa", devo studiare per il mio final exam di Computer Science :P

francesca: ma vedi che io sono lento a fare 1+1, e ancora non avevo avuto tempo di seguire il tuo link fino al tuo blog...e adesso che l'ho fatto so chi sei :P

Fabrizio Cariani said...

sul punto dell'articolo davanti al nome: ovviamente era una sorta di citazione Morettiana, io lo so che voi-al-nord fate tutti cosi', ma non conosco un'altra lingua in cui questo sia uso... (oddio adesso non ricordo ma forse forse in tedesco si puo' dire "Der Johan".

Anonymous said...

ih! ih! la cosa della maglietta di zara mi ha fatto proprio ridere!! e sì, qui è tutto caro. pure al di là delle alpi...

Unknown said...

Che invidiaaa! Voglio girare un po' anche io...ma almeno Roma è nel suo periodo migliore:)

- zara va benissimo, io vado avanti con "carrettini" del mercato e catene da quattro soldi (che poi, a dire la verità, a volte anche zara è cara per le mie tasche!!!)

- l'articolo davanti al nome continua a suonarmi strano ogni volta che lo sento ...ma in fondo perché no?

Fabrizio Cariani said...

dancin': beh la mamma si e' offerta di ripararla, speriamo bene!

alice: si' infatti, non vedo l'ora di tornare... ormai e' vicino, solo una decina di giorni!!!