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Thursday, April 10, 2008

Highbrow // Lowbrow

Io non credo che questa cosa sia mai stata provata prima d'ora...
EDIT: nei commenti Aelys e Moky fanno notare che l'ispirazione era venuta al nostro capitano da Sideways. Io il film l'ho visto ma l'ho completamente dimenticato.



Eravamo di ritorno da una fantastica giornata nella Napa Valley.
Come avevo annunciato, sono appena passati i giorni della Wine Competition (cos'e' la wine-competition? eccovi la spiegazione dall'anno scorso).
La Wine Competition sta avendo un successo assolutamente clamoroso.
I produttori di vino della Napa Valley ci conoscono, e fanno a gara per assicurarsi di ospitare il gruppo, o addirittura una tappa della competizione.
A questo punto, grazie alla generosita' dei produttori e all'eccitazione attorno a questo evento, la Wine Competition e' diventata un modo per assaggiare vini che non avremmo mai avuto modo di provare.

L'hamburger che vedete nella mia mano destra e' un Double-Double di In and Out, un classico dei viaggi in autostrada negli USA. Costo: 2.95$
Il vino nel bicchiere di plastica e' Opus One del 1995--forse il miglior Cabernet Sauvignon che abbia mai assaggiato.
Costo: sui 400$
(a noi lo hanno dato gratis, s'intende: anzi, nel caso ve lo siate chiesto, mi sono convinto che per la maggior parte dei palati, e certamente per il mio, non vale la pena spendere piu' di 100$ per una bottiglia di vino).

L'idea dell'accoppiamento viene dal nostro capitano Ian. Ale' per l'avanguardia gastronomica.

AH, dimenticavo: quest'anno il trofeo e' andato alla nostra squadra!!! GO BERKELEY!

Tuesday, April 08, 2008

Got Cash?

Se avete qualche milione di dollari da spendere, si e' appena creato un vuoto da riempire. Le uniche due compagnie aeree che volavano fra Oakland e le Hawai'i sono fallite e sono state smantellate... allo stesso tempo! A quanto pare, il fattore principale e' stato l'aumento del costo del carburante, ma una delle ragioni "secondarie" e' davvero curiosa: almeno una di queste compagnie e' crollata in parte a causa della concorrenza dell'altra!!

Quick News: siamo andati a vedere Anne Sophie Mutter stasera, ed e' stato forse il concerto di musica classica migliore che io abbia mai visto. Secondo il mio advisor il prossimo dovrebbe essere il mio ultimo anno di dottorato (se riesco a finire un paio di cosucce), il che significa che gia' questo Dicembre iniziero' la ricerca di un posto in una qualche universita'. Ma sara' davvero dura lasciare la ricchezza culturale, gastronomica, e ambientale della Bay Area...

Thursday, April 03, 2008

E la risposta e'...

non vi tengo in sospeso, che' tanto siete in tre: la risposta e' New York.

E non New York State, ma New York City. E non una zona un po' sfigata nel Queens, ma Manhattan.

La foto e' dei Cloisters. Il link e' a wikipedia che spiega che si tratta di un'ala del Metropolitan Museum of Art situata all'estremo Nord-Ovest di Manhattan. Praticamente e' una sorta di "museo medievale" con varia roba piu' o meno rubata da varie nazioni europee, situata in un luogo completamente ameno di Manhattan.

Apparentemente, uno dei principali finanziatori fu Rockefeller che compro' tutto il pezzo di New Jersey antistante la costruzione, per evitare che il panorama venisse deturpato. Ad ogni modo, i Cloisters e il parco annesso sono un pezzo fantastico e sconosciutissimo di Manhattan. Peccato che sia venuta anche Angeline, perche' altrimenti me lo rivendevo per un appuntamento romantico :)

EDIT: Angeline si e' un po' confusa sull'ultimo punto. Suppongo che la cosa dipenda dalla sua competenza non proprio solida in Italiano. Ad ogni modo, intendevo un appuntamento romantico con lei...

Wednesday, April 02, 2008

Quiz

Non molto tempo fa, provai a sorprendervi con una foto di Hearst Castle--ma, siccome siete un pubblico difficile, alcuni di voi c'erano gia' stati.

Stavolta sono di nuovo convinto di riuscire a stupirvi. Dovete scusarmi per la foto non proprio chiarissima (non sono riuscito a trovare un angolo migliore), ma se avete visto questo posto, ve lo ricordate di certo...

Dove si trova questo edificio?


Hint: siamo molto vicini a una destinazione turistica molto popolare.,

Thursday, March 27, 2008

Chicago Culture

Uno dei momenti top del nostro viaggio qui e' stata la visita al teatro Steppenwolf. Vi abbiamo visto una commedia sul Jazz nella Kansas City anni '30. Testo un po' prevedibile e molto cinematografico, ma allestimento e performance splendidi. Ma questa e' solo la cornice di quello che voglio raccontarvi.

Allo Steppenwolf hanno avuto un'idea per portare il teatro ai sordomuti. Durante la rappresentazione, tre interpreti,situati in fondo alla platea, replicano il dialogo che avviene sul palco nella lingua dei sordomuti. Onestamente non riesco bene a decidere se questa cosa sia giusta, o no, ma fa una certa impressione.

In other news, visto che negli ultimi mesi mi stavo compiacendo un po' troppo, ho purtroppo perso la competizione piu' importante a cui ho partecipato. Si trattava di una borsa di studio che mi avrebbe permesso di non insegnare per tutto il prossimo anno. Non mi aspettavo di vincere questo concorso (vi partecipano un po' tutti, non solo filosofi, e quand'e' cosi', inevitabilmente, le selezioni diventano durissime per chi fa lavoro un po' piu' tecnico), ma un pochino brucia lo stesso.

Monday, March 24, 2008

il taco come Jesus comanda

(Jesus pronunciato alla spagnola: "hesus"...)

Ieri sera per celebrare il compleanno del mio amico Paolo, siamo andati a cena fuori. Paolo, Daniel (l'eroe che ci ospita qui: un amico di un amico del mio amico Paolo, nonche' affittuario di un appartamento molto piacevole nel South Side).

Prima abbiamo provato un Francese nel Loop, ma era chiuso perche' era Pasqua.
Stessa cosa con l'italiano nel loop.
Abbiamo un po' abbassato le mire e puntato a un Messicano caldamente raccomandato da Daniel in una zona un po' meno fancy.

Il ristorante "Nuevo Leon", dove siamo stati, fa' i tacos come, secondo me, andrebbero cucinati.
A citta' del Messico la carne e' deliziosa (uhm... sempre che vi sia andata bene nella scelta del locale) e la tortilla viene fritta fino ad essere croccantissima.
Se siete nella Bay Area la carne deliziosa si trova, ma la tortilla croccante, no no e no. Per carita', nella Bay Area fanno una cosa che chiamano "crispy taco", ma e' una finzione salutista. Il crispy taco di SF sta al vero crispy taco, come il tofu burger sta all'hamburger.

Thursday, February 28, 2008

L'Incubo.

Come forse avrete capito, in questi giorni sono molto stressato. C'e' sempre una deadline da rispettare, e, quando non c'e', devo occuparmi delle cose che erano state messe da parte per concentrarsi sulla deadline.

In questa situazione ho maturato un nuovo tipo di incubo. Stanotte, per esempio, ho sognato di poter assistere, invisibile, al meeting del comitato che decidera' se otterro' una borsa di studio per cui ho fatto domanda. Non potevo interagire con il comitato, ma potevo ascoltare tutti i loro commenti sui vari progetti di ricerca. Ovviamente le persone discusse prima di me (completamente immaginarie) avevano progetti super-sexy. Quando arriva il turno di discutere del mio progetto uno dei professori si alza e comincia ad urlare che il mio progetto e' una perdita di tempo, e che non si puo' dare la borsa a uno che non sa scrivere un progetto senza strafalcioni e non riesce a comunicare l'importanza del proprio lavoro.

Ovviamente, una volta alzatomi sono andato a ricontrollare il progetto che ho inviato un mesetto fa: per fortuna non c'erano strafalcioni!!!! Ma, io dico, che perversione.

Thursday, September 20, 2007

La Stupidita' (... la mia)

Sarebbe bello se i denti fossero come la pelle, nel senso che mi piacerebbe se ricrescessero da se' quando vengono sfregiati. Invece se ne restano cosi', a ricordarmi per sempre la mia stupidita'.

Per qualche ragione, per giunta, le piccole (e difficili da vedere) schegge sui miei denti sono sempre accompagnate da storie poco memorabili. L'ultima stasera, mentre cenavo in piena tranquillita' ho morso la forchetta. Bum. Partiti due minuscoli pezzetti di incisivo. La cosa, per tranquillizzare la Mamma, non ha effetti visibili se non da *vicinissimo*, pero' mi irrita incredibilmente, specie perche' ci vuole sempre un po' prima che queste schegge vengano limate, e perche' sono stato dal dentista giusto ieri!

La cosa mi ricorda che l'ultima volta che ho scheggiato l'incisivo e' stata ancora piu' stupida. Scendendo dalla piramide di Teotihuacan in Messico ho fatto un passo sbagliato e, per un ignoto meccanismo, i miei incisivi superiori si sono scontrati con gli inferiori scheggiandosi leggermente. Ma dico qual e' la probabilita'?

Monday, July 30, 2007

La lampadina

Alcuni di voi hanno gia' sentito questa storia, ma vale la pena consegnarla alla mia memoria estesa.

Circa una settimana fa, mentre rifacevo il letto ho colpito la lampadina con il lenzuolo. Fulminata.

Dato che il mio compagno di casa (Weng Hong) e' molto previdente, possediamo delle lampadine "di ricambio". Decido di sistemare tutto subito, al buio. Comincio a svitare la lampadina bruciata, ma non ne vuole sapere di uscire. Svito, svito... lampadina spezzata. Mi trovo in mano la parte di vetro, e il resto rimane attaccato al soffitto.

Vabbe'. Decido di sfilarlo con un cacciavite (fra parentesi: avevo dimenticato se l'interruttore fosse acceso oppure no. la scelta del cacciavite e' perche' ho una memoria d'infanzia che il cacciavite e' isolante, e l'"essere isolante" dovrebbe evitarmi la scossa---ma chissa' se tutto questo e' vero.). Ci riesco. Nel mentre, un piccolo pezzo di plastica cade a terra. Non me ne curo, anche perche' sono al buio. Per qualche ragione, mi convinco che le difficolta' dipendono dalla presenza di ruggine nella zona dove la lampadina si avvita.

Prendo la lampadina di ricambio e comincio ad avvitare--'sta ruggine e' proprio una scocciatura. Ad un certo punto si rompe *tutto*. Cadono pezzetti di plastica, si rompe la lampadina di ricambio, un disastro completo.

L'informazione che finora ho nascosto per darvi un'idea della mia prospettiva e' che le lampadine in Australia (o almeno in casa mia) non si avvitano. Invece, hanno un perno che va infilato nell'apposito buco, e solo allora una semi-rotazione garantisce la fissazione al soffitto. In questo modo ho rotto tutto il congegno.

Quel che e' peggio e' che in una settimana di ricerche non sono riuscito a trovare un maledetto ferramenta a Canberra. Ovviamente lampadine se ne trovano a bizzeffe, ma il "coso" che le tiene su no.

Per concludere su una nota differente, penso che dopo il 23 Agosto, e soprattutto dopo il mio ritorno a Oakland, mi prendero' due settimane di completa vacanza mentale.

Wednesday, March 21, 2007

Foto della competizione

Clos du Val

Esibizione nuovi acquisti

La Squadra di Oxford

Vino e Biberon

La mia postazione

Wine Competition!!

Per il terzo anno consecutivo c'e' stata la famosa "wine-competition". In questa competizione una "squadra" di filosofi di Berkeley (che include l'autore di questo blog) affronta una squadra di studenti del college Harris Manchester, di Oxford. La competizione ha una parte iniziale che avviene nel dipartimento di filosofia, e una seconda parte che avviene in Napa Valley--una delle zone che producono il vino migliore della california. Il tutto finanziato e organizzato dal benefattore e magnate Graham Pye, sua moglie Yvonne.

La competizione consiste in tre parti:
(1) re-identificazione di 6 bianchi (ovvero i 6 bianchi vengono assaggiati, sapendo con esattezza a quale vino corrisponde un certo bicchiere. le squadre vengono invitate ad uscire, i vini vengono permutati e lo scopo e' riassegnare ai bicchieri nel nuovo ordine le bottiglie corrette)
(2) re-identificazione di 9 rossi
(3) identificazione blind di 6 rossi. (ovvero i 6 rossi vengono assaggiati senza sapere a quale vino corrisponde ciascun bicchiere, ma avendo una lista completa. Lo scopo qui e' assegnare a ciascun bicchiere il vino giusto da quelli nella lista: ovviamente questa parte e' molto piu' difficile!)

Ad ogni modo per la seconda volta (come nel (2004))abbiamo pareggiato. Nelle fasi (1)-(2) entrambe le squadre hanno ottenuto un punteggio perfetto (15/15). Nella fase (3) entrambe le squadre hanno ottenuto un punteggio di 3/6.

E' un peccato perche' nella terza fase un solo errore, e inizialmente non avevamo commesso questo errore, ci e' costato la confusione che ha portato al totale di 3 errori: c'era un Cabernet Sauvignon cileno che originariamente avevamo correttamente identificato dall'odore (il tratto caratteristico era una sorta di odore di asfalto che avevamo percepito spesso nei Cab. cileni), ma poi ci siamo convinti che quel vino aveva troppo pochi tannini per essere un Cab. cileno! A quel punto ci siamo lanciati alla ricerca del Cabernet cileno, e abbiamo erroneamente preso il Cabernet Californiano per quello cileno. Ciononostante, siamo stati vicinissimi alla vittoria. Forse il prossimo anno! Aggiungo qualche foto!

Monday, March 05, 2007

Taglio, John Adams e il prezioso F.

Un paio di giorni fa (venerdi') io e Angeline siamo andati dal parrucchiere e siamo tornati con il solito taglio di capelli super-glamour che fanno all'Oxenrose (un paio di foto di questo salone si trovano qui)

Cosi' glamour ed eleganti siamo andati in serata a vedere l'orchestra sinfonica che metteva in scena un'opera semi-allestita di John Adams, uno dei maggiori compositori americani viventi. L'opera si chiama "A Flowering Tree" e davvero nonostante le limitazioni dello spazio (la Symphony Hall non e' un teatro dell'opera e per lasciare spazio all'allestimento hanno dovuto usare soltanto meta' del palco per l'orchestra) l'allestimento di Peter Sellars e' stato straordinario. Evitando di propormi per quello che non sono, il genere di musica proposto da John Adams e' davvero difficile da seguire--ma comunque ho apprezzato il modo assolutamente particolare in cui vengono sfruttate le capacita' della cantante (il cui nome mi sfugge in questo momento), e del coro. Certo, come tutti gli inverni mi mancano un po' le qualita' dell'opera tradizionale (il teatro dell'opera di SF ha solo una stagione autunnale, in primavera lascia invece il posto alla danza), pero' questo e' stato un buon intermezzo (in attesa della nuova stagione il prossimo autunno).

Da ultimo voglio menzionare una cosa davvero anomala che mi e' successa oggi: ho fatto ripetizioni di logica ad una ragazza che domani ha un esame. Non avendo mai fatto ripetizioni private non sapevo bene quanto chiedere. Per capire meglio il range di prezzo (o come la chiamano qui la "going rate") ho chiamato una mia amica (che e' anche la ragazza che mi aveva raccomandato alla studentessa per le ripetizioni). La mia amica ha suggerito una cifra secondo me astronomica (in realta' in termini assoluti non una cifra altissima, ma di certo una cifra che io non pagherei *mai* per una ripetizione). Quasi certo che la studentessa non avrebbe accettato, le ho sparato questa tariffa oraria, e lei invece ha accettato, persino ringraziandomi per la mia straordinaria (?) disponibilita'...

Sunday, February 25, 2007

Ritorno

Secondo me i tizi che stanno all'immigration checkpoint dell'aeroporto vengono scelti mediante test attitudinali nei quali la skill di riferimento e' la bastardaggine. solo questa ipotesi puo' spiegare la sistematica correlazione osservata in questo gruppo...

Eccone l'ultimo esemplare. arrivato dall'ufficiale come sempre gli offro passaporto e I-20 (il modulo che convalida il visto). Questo apre l'I-20 mi guarda e con tono sprezzantissimo mi fa :
"What is this?"
"MY I-20"
ancora piu' sprezzante e con un'anticchia di paternalismo:
"this is expired!"
"no it's not"
(gli mostro la data di scadenza)
a questo punto scocciato la mette sul personale:
"so you're still in school at your age?" (my age = 27)
"you know it's a doctorate..."
alla fine il tizio ha continuato per un po' il teatrino ma mi ha ammesso...

Welcome to America!

Un altro paio di notizie: un mio paper e' stato accettato per essere presentato in questa conferenza a Vancouver, in Maggio. E' buffo perche' lo stesso paper era stato respinto da una conferenza di livello moooooolto piu' basso (una conferenza per soli dottorandi)... vai a capire!

In questo momento sono incazzato con me stesso perche' mi sono tagliato un pezzo di punta del dito indice tagliando delle melanzane con uno strumento--lo sapevo che il coltello era meglio. Speriamo non servano punti perche' fino a lunedi' sono senza assicurazione...il dito comunque sanguina da un'ora, speriamo anche che l'azione di tamponamento lo fermi prima che mi venga un' infezione...

Saturday, May 06, 2006

Delfina

Allora, ieri sera io e Angeline siamo andati a cena fuori. Il ristorante si chiama Delfina ed e' un ristorante italiano nel quartiere messicano di "Mission". Avevamo sentito parlare molto bene delle pizze di questo ristorante, ma non ci siamo resi conto che in realta' si tratta di due ristoranti adiacenti, uno per le pizze e uno per il resto.

Noi siamo andati nel secondo ed e' stata un'esperienza eccellente. Il ristorante tenta di essere un ristorante italiano classico di qualita', evitando la pacchianeria di North Beach (il quartiere italiano, dove il ristorante medio normamente ha un paio di camerieri italiani che cercano di gonfiare le loro mance giocando con lo stereotipo dell'italiano) e l'eccessiva formalita' dei ristoranti e' identificabile nel tentativo di ricreare l'ambiente da pizzeria con tavoli molto vicini gli uni agli altri e una lunga panca che percorre tutto il perimetro del locale.

Il piano-cena e' stato di prendere un primo a testa e dividere un secondo. Io ho scelto le fettucine con il ragu' di fegato d'oca (credo, non sono riuscito esattamente a capire la parola inglese "duck giblets" ma di sicuro il sapore era di fegato), Angeline ha preso gli gnocchi con pinoli, limone radicchio e cicoria. Come e' facile aspettarsi la mia parte del pasto si presentava come un tipo di piacere molto piu' semplice e denso di quello di Angeline, ma entrambi mi pare facevano un'ottima figura (Specie per il prezzo, di 14$ e 13$ rispettivamente).

La cosa davvero eccellente e' stata il secondo: abbiamo diviso una spalla di maiale arrosto con farro e cipolle "caramelized" (non so come si traduca in italiano, ma essenzialmente sono cipolle marinate in sostanze dolci tipo champagne, zucchero etc.). Questo e' stato davvero sensazionale: credo di essere un fan delle parti meno grasse del maiale, e l'accompagnamento in questo caso aveva un sapore ricchissimo.

L'unico aspetto meno eccellente e' stato il vino. Non perche' non avessero bottiglie buone ma perche' i prezzi qui erano molto alti. Alla fine ci siamo orientati su una bottiglia che conoscevo (Badia a Coltibuono Chianti Classico 2003), che normalmente viene venduta al supermercato per un 15/20 dollari, e che costava 36 dollari. Non ho fatto calcoli sistematici sul rapporto fra prezzo del vino in ristorante e prezzo del vino al supermercato, ma a occhio un rincaro del 100% mi sembra molto.

Comunque pasto assolutamente all'altezza dei 50$ a testa (vino e mancia inclusi).

Friday, March 03, 2006

ouch!

Uno studente entra nel mio orario di ricevimento oggi:
"Duuuuuuude, I just googled your name yesterday. There's this italian guy with your same name who played in this incrediblly crazy metal band. You gotta check it out! It's actually pretty ridiculous!!"
*rosso* "uhm...uhm... it's ,..., uhm me"

Beh in realta' questo studente mi ha appena rivelato come difendermi dal mio "passato": e' appena nato l'ALTRO Fabrizio Cariani

Tuesday, February 28, 2006

Inflazione?

Sabato scorso ero in casa a lavorare. Per darmi un momento di gratificazione ho deciso di fare un salto al "cornershop" vicino casa. (un cornershop e' una specie di alimentari solo che, a differenza dei nostri non vende roba fresca (eccetto un po' di frutta) ma solo coca cola, succhi di frutta, patatine, fagioli in scatola, giornali e roba simile. si chiama 'cornershop' perche' di solito si trova all'angolo di un isolato [c'e' una ragione per questo: a quanto pare gli appartamenti all'angolo sono i meno richiesti perche' ereditano il casino di due strade, invece che una sola. Quindi in generale si evita di averne al piano terra... {scusate la miriade di parentesi].)

Fatto sta che ho comprato una bottiglia di coca cola da 1 litro e una bustina di pistacchi. Rifletto fra me e me che saranno piu' o meno 3 dollari. Arrivo in cassa: 4.69 $ Porco Giuda! Quattro Dollari e Sessantanove Centesimi--quasi 10.000 delle "vecchie lire" per una coca e una manciata di pistacchi? Oggi lo stesso, vado al bar nel campus e prendo un caffe' piccolo (beh quasi mezzo litro di caffe' : si parla del bibitone americano...) e un succo di frutta: 4.50$.

Connesso a questo c'e' un altro fenomeno: quando andavamo al supermercato i primi tempi, io e angeline spendevamo approssimativamente 70-80 $ per volta. Ora sembra che non riusciamo a scendere sotto i 130$. Chiaramente una parte dell'aumento e' spiegabile menzionando il fatto che compriamo roba piu' costosa (formaggi freschi, vino, carne e pesce buoni vs. formaggi confezionati, coca cola, e carne di taglio meno pregiato), ma recentemente ho avuto l'impressione che ci fosse un aumento generalizzato.

Ora da quando siamo abbonati all'Economist leggo sempre con interesse gli articoli sulla ripresa dell'economia yankee e tutte queste robe, ma fa sempre impressione trovarsi in mezzo ad un notevole scarto d'inflazione.

L'impressione e' che ormai 2$ svolgano la funzione del vecchio 1$. Sara' l'Euro...

Saturday, February 25, 2006

Heavy Metal

Luca Sotgiu mi aveva chiesto di comprare questo rivista di fumetti chiamata "Heavy Metal" quasi due mesi fa. Ho fatto un po' fatica a trovare un negozio di fumetti (non che non ve ne siano, ma non li avevo mai notati prima d'ora). La cosa interessante e ' che questa rivista e' ufficialmente VM 18. Non che abbia un contenuto erotico particolare, anzi, e' piu' sullo stile fantasy/cyberpunk--occasionale donnina seminuda ma niente di piu', e di donnine seminude se ne vedono a bizeffe in TV. La cosa imbarazzante dell'acquisto pero' e' stata questa: il cassiere era un mio ex-studente, Mike. Appena sono entrato nel negozio Mike mi ha salutato, abbiamo chiaccherato qualche minuto e sconsolato mi fa: " ho preso la laurea in Filosofia e ora vendo fumetti". A onor del vero Mike non era uno studente sensazionale, e la situazione occupazionale per i laureati in filosofia non e' malissimo qui--data la possibilita' di entrare nelle scuole di legge. Ma tutto questo e' irrilevante.

Girando per il negozio trovo un altro tizio (anch'egli sdentato, come Alfredo) e gli chiedo se conosce questo fumetto chiamato Heavy Metal.

Sdentato: " Heavy Metal ? Certo che lo conosco ma non e' un fumetto, e' una rivista."
" Uhm. Il mio amico dice di si'. Ma... quindi voi non lo vendete?"
"Si' si', lo vendiamo e' una rivista con dentro dei fumetti. Te la prendo"

Arrivo in cassa e Mike mi fa: "cosa compri? "
"Heavy Metal"
"Wowwww, Heavy Metal!!!! DUDE ! " (sguardo complice rivolto alla donnina seminuda in copertina)
"(imbarazzo) beh... si' e' per... vabbe' niente."
In sostanza di Heavy Metal o Mike vede solo le copertine e pensa che abbia chissa' che contenuto, oppure si eccita con poco. In ognuno di questi casi non sono esattamente a mio completo agio nella complicita' che mi ha offerto.

Vabbe': in sostanza, se qualcuno dei miei tre lettori sente Luca Sotgiu fategli sapere che ho il fumetto e ho bisogno del suo indirizzo.

Tuesday, February 14, 2006

Alfredo

Tornando a casa da Berkeley oggi ho avuto una buffa esperienza. Arrivato alla stazione della BART (Bay Area Rapid Transit, un treno) ho preso un giornale finanziario buttato su una panchina--giusto per vedere. Parlava dell'anno che viene. Qualche istante dopo ho poggiato il giornale e un vecchietto un po' sdentato seduto vicino a me, mi fa:
"Posso chiederti una cosa?"
"Ok "
"Pensi che leggere il Wall Street Journal ti aiuti nei tuoi investimenti?"
"uhm in verita' no..." [sto per cominciare a dire che in realta' _non_ leggo il WSJ ne' ho investimenti]
"...ecco lo sapevo, perche' il mercato non e' fatto per la gente ordinaria, solo quelli che ci stanno dentro ci fanno i soldi, i piccoli investitori sono come quelli che giocano al casino' alle slot machines"
[il discorso si fa interessante... altri cinque minuti di questa storia condita da commenti tipo "the market's fucking awful"]
Dopo un po' saliamo sul treno. Mi fa:
"dimmi una cosa: sei ebreo (jewish)?"
" uhm, no, italiano"
[sto per dire, e in italia ci sono pochissimi ebrei, ma mi trattengo]
"sembri proprio ebreo, ma d'altra parte gli italiani e gli ebrei si somigliano moltissimo, e' facile scambiare gli uni per gli altri"
"beh comunque piacere: mi chiamo Fabrizio"
"[in italiano perfetto] piacere mi chiamo Alfredo"
non ho tempo di essere sorpreso che lui mi spiega:
"sono Argentino, ma di origine Italiana, e di famiglia ebrea"

parliamo per qualche altro minuto poi devo cambiare treno. Al momento di andaremene lui mi fa:
"mi ha fatto piacere parlare con te, sei cosi' cortese, comunque secondo me dovresti chiedere ai tuoi, secondo me sei di origine ebrea!"

Sara' vero?

Thursday, November 17, 2005

Cirque du Soleil

Qualche giorno fa, io ed Angeline siamo andati a vedere questo circo canadese---a quanto pare il circo piu' grande del mondo. Famosi, peraltro, per essere un circo di soli acrobati e attori, niente animali.

Ad ogni modo, secondo i nostri biglietti lo spettacolo doveva essere qui, nello stadio del baseball di San Francisco. Tuttavia appena arrivati ci siamo resi conto che la cosa non poteva essere vera. Quella sera allo stadio c'era il concerto di Rolling Stones e Metallica (i secondi come gruppo di supporto dei primi).

La cosa assurda e' che quando abbiamo chiesto all'usciere dov'era il circo, lui ci ha fatto entrare nello stadio con i nostri biglietti per il circo. Una volta dentro, chiedendo, abbiamo scoperto che il circo era in realta' nel parcheggio dell'SBC Park. A quel punto, avremmo potuto restare nello stadio e assistere (a un prezzo molto piu' basso) al concerto invece che al circo, ma (a) eravamo troppo ben vestiti per il concerto dei rocker zozzoni (b) ne' i Metallica ne' i Rolling Stones mi sono mai piaciuti troppo.

Il circo invece e' stato bello... peccato che il concerto dei Metallica sia iniziato mentre sul palco c'era un tizio il cui numero era fischiettare brani famosi di musica classica.