Wednesday, August 26, 2009

Pillole

[Versione piu' espansa della mia ultima update su facebook]

Si parla spesso da queste parti delle differenze fra USA e Italia. Una, grossa, e' la pasticcomania degli Americani. Del resto c'e' un argomento solidissimo in favore della pasticcomania: meglio un buco nel fegato fra 30 anni oppure meno dolore ora? Meno dolore ora, o almeno cosi' asserisce la deontologia made in USA.

Dopo il mio infortunio al ginocchio sono diventato un po' pasticcomane anch'io. Niente di che eh---nel mio beautycase tengo ancora inutilizzate quaranta compresse di idrocodone che se le vendessi su craigslist, ci farei anche $$$$. Pero' prendo spesso analgesici ed antiinfiammatori, principalmente l'ibuprofen.

Sia in America che in Italia, l'ibuprofen viene venduto "over the counter" fino a un certo dosaggio (200 mg negli USA, 400 mg in Italia). La differenza e' che negli USA per 4-5 dollari si compra un barattolo che conterra' 100-200 pillole. A Roma, ieri mi hanno chiesto rapinosi 6 euro e 36 centesimi per 12 pasticche di Moment. Alla faccia. Vabbe' che di solito negli USA compro il farmaco generico, e il Moment invece e' fatto dalla Angelini, ma questo davvero non spiega la differenza.

Thursday, August 13, 2009

Il Console

Nel 2004 molte cose all'ambasciata americana erano diverse. Il 2004 era la data della mia ultima richiesta di un visto per gli USA. Una delle maggiori differenze era l'intervista con il Console. Si entrava dal retro dell'ambasciata, si passava per tutta una serie di controlli, e poi si veniva chiamati nell'ufficio del console. Quella parte dell'ambasciata ha il suo fascino dovuto all'autorita'---come a dire "qui si passa per raggiungere gli USA".

Oggi invece, recandomi al colloquio per il visto, scopro nell'ordine che:
- si entra da una porticina proprio davanti all'ambasciata, in via Veneto.
- l'ufficio per il rilascio dei visti sembra piu' un ufficio postale che non altro.
- il Console ha perso il suo ufficio privato, ed anzi fa i colloqui da dietro un vetro, proprio come all'ufficio postale.
- in realta' ci sono due Consoli (come nella Roma republicana :) ) e probabilmente sono, in realta', vice-Consoli con l'incarico dei visti.
- la zona dei colloqui coincide con la sala di attesa, quindi puoi allegramente farti i fatti degli altri, mentre raccontano al console la loro vita.

Nell'ora in cui aspettavo ho sentito 9 colloqui, 6 di italiani, 3 di stranieri. Gli italiani hanno avuto un eccellente 6/6 nel conseguimento del visto. Gli stranieri 0/3. La ragione e' che, secondo la legge americana, se una persona richiede un visto "non-immigrant" per gli USA nel paese A, deve dimostrare di avere maggiori connessioni con il paese A piuttosto che per gli USA. Questo requisito e' soddisfatto automaticamente da chi, come me, e' nato ed ha famiglia in Italia, nonostante abbia un contratto a tempo semi-indeterminato negli USA. Allo stesso tempo e' difficilissimo per uno straniero---come dimostrato dai casi delle tre persone che si sono sentite ripetere con un accento un po' Stanlio e Onlio e un po' Dan Peterson:

"mi dispiaci, ma second la legg amerecana, lei deve dimostrare di aver un maggiore connessione con l'Italia che con Stati Uniti. dunque non posso approvare suo visto."

Wednesday, August 05, 2009

Esisto ancora eh...

é quasi un mese che non posto, e, come forse potete vedere dagli accenti, sono in Italia (da qualche settimana). é che finita la tesi di dottorato avevo bisogno di scaricarmi un po', e magari ancora per qualche settimana me la prendo comoda (a Settembre si va a Chicago).

nel frattempo, mentre nonsisamai riporta che il tormentone estivo made in USA é la riforma del sistema sanitario, da queste parti uno dei tormentoni in prima fila é il super-enalotto e il suo jackpot mostruoso.

ovviamente tutti i secchioni (come me!!) non fanno altro che ripetere che il superenalotto é uno dei giochi probabilisticamente più sconvenienti per chi gioca, e non toccherebbero una schedina neanche fosse un'appestata.

per divertirmi però, dato che sto imparando un linguaggio di programmazione che avevo adocchiato da parecchio (Python), ho scritto un programma molto stupido che estrae una scheda vincente, sceglie a caso n schede e le confronta con la scheda vincente. Insomma, con il mio programma ho giocato circa 20 milioni di schede e ancora non ho fatto 6!!!