Arrivai negli Stati Uniti, e nella Bay Area, il 13 Agosto 2001. Avevo con me ben due guide turistiche della California. Ricordo ancora una frase nella guida Lonely Planet. Diceva piu' o meno: "Telegraph Avenue e' famosa, oltre che per gli hippie, per le sue librerie. Si dice che su Telegraph siano in vendita oltre 1.000.000 di libri". Questo era nel 2001, il numero e' probabilmente molto diverso ora---molto piu' basso.
All'epoca c'erano tre librerie molto grandi nello spazio di in un isolato.
Cody's che vendeva libri nuovi. Subito attaccata a Cody's era
Moe's che vendeva libri usati, e infine al lato opposto della strada
Shakespeare & Co. che forse alcuni di voi conosceranno perche' e' anche a New York, Roma, e Parigi (curiosita': a Roma e Parigi c'e' una sorta di simmetria nella posizione delle rispettive Shakespeare & Co.).
Gli ultimi erano, e sono, specializzati in libri usati.
Nel 2001, forse ve lo ricorderete, la fiducia negli acquisti online era molto inferiore ad ora; Amazon non era il colosso che e' adesso. Fatto sta che Amazon sta praticamente uccidendo le librerie tradizionali. * (vedi nota a pie' post per un esempio:) ).
Delle tre librerie di Telegraph, Moe's va sempre forte (c'e' sempre qualcosa d'interessante a buon prezzo), Shakespeare & Co., non so come fa, ma sopravvive, Cody's ha chiuso.
Ma, prima di chiudere, e' successo un casino. Il tipo che aveva posseduto Cody's per un secolo l'ha venduta a una compagnia giapponese nel 2006 per una montagna di soldi. La compagnia giapponese, pensando di avere un marchio molto forte, ha aperto una libreria gigantesca---ma molto poco fornita e con concorrenza spietata a due isolati---nel pieno centro di San Francisco (attaccata al Virgin Megastore). Pochi mesi dopo, in piena schizofrenia da business, hanno aperto un'altra locazione in una zona ricca di Berkeley (non vicino all'universita'). Nel giro di un anno la locazione di San Francisco e' stata chiusa (del resto, nessuno comprava niente) e a inizio 2008 si sono spostati di nuovo in una locazione a Berkeley vicino al campus chiudendo quella nella zona ricca.
A Giugno, infine, Cody's ha dichiarato bancarotta (e auspicabilmente non aprira' piu' librerie...).
Chi scrive del declino della libreria
in carne ed ossa enfatizza "l'esperienza" di vagabondare fra gli scaffali senza sapere esattamente cosa si desidera---un'esperienza che, secondo loro, perderemo nel futuro. Oppure, senza spiegare bene perche', l'importanza 'sociale' di fare shopping
local and
small.
Per quanto mi riguarda, di entrambe le cose m'importa poco. E m'importa poco che le librerie in carne ed ossa sopravvivano o no. Mi dispiace, pero', che gli acquisti online tolgano
tantissimi soldi allo stato. Dovete sapere che chi vende online puo' permettersi di non fare pagare tassa alcuna (una legge dell'
ottocento, non scherzo, che dice che se una compagnia non ha
presenza fisica in uno stato non e' vincolata a far pagare la tassa di vendita. la legge era stata fatta per favorire il commercio fra stati e la
vendita per corrispondenza).
Il che significa che ogni anno, gli stati americani perdono
miliardi di dollari che potrebbero essere usati in educazione, assistenza medica, recupero di zone urbane degradate, etc. etc.
Questo Aprile lo stato di New York ha cercato di imporre una
Amazon Tax. Amazon ha risposto facendo causa allo stato di New York... e probabilmente finiranno davanti alla corte suprema. Tutto quello che ho da dire e'
Go New York! _________________________________________________________________________________
* Per darvi un'idea della potenza di Amazon, qualche giorno fa sfogliavo in libreria un testo su Dreamweaver CS3 (l'editor XHTML); sono stato quasi tentato di comprarlo perche' sto lavorando ad una homepage, e non ho molto tempo per capire i dettagli del software "da solo". Poi non ce l'ho fatta a pagare 49.99$+tassa dell'8%. Tornato a casa ho visto che Amazon vende lo stesso libro a 31$ (senza tassa e spese di spedizione gratuite).